“È una meraviglia! Stiamo ricostituendo le dune di sabbia sulla spiaggia di Cuma. Erano state devastate dal tempo, e da gare illegali di motocross. Siamo l’unico luogo della Campania che può vantare questo tesoro naturalistico. E lo stiamo facendo utilizzando la sabbia rimossa dalle foto ostruite del lago Fusaro. Un’azione assolutamente rara in Europa, nel mondo. A tutela della biodiversità. Vogliamo essere un caso scuola positivo, su scala internazionale. Così, quello che era uno spazio di degrado ed abbandono, diventa risorsa per la tutela di una tra le Aree Protette più affascinanti d’Italia. Nel Parco Naturale dei Campi Flegrei. Tra Bacoli e Pozzuoli. Qui si gode di un’atmosfera ineguagliabile dal punto di vista naturalistico, sia per flora che per fauna. Basti pensare che Cuma è un’oasi ambientale cha vanta le uniche dune sabbiose presenti in tutta la regione Campania. La Foresta di Cuma copre un’area di circa 100 ettari, arrivando fino al mare. È un’area sempreverde, tra la Spiaggia Romana ed il lago Fusaro. Ancora oggi questa Foresta è conosciuta con il nome di Selva Gallinaria, per la notevole presenza, nell’antichità, della Gallinella d’acque: un uccello acquatico dalle nere piume, che si nutre di insetti e germogli di piante acquatiche, piccoli pesci, crostacei, molluschi, abbondanti in queste zone umide. La Foresta è, per la maggior parte della sua estensione, formata da lecci (Quercus ilex) e arbusti quali mirto (Myrtus communis) e rosmarino (Rosmarinus officinalis). Mentre la parte di macchia mediterranea presenta una ricca varietà floreale, soprattutto presente nella parte costiera caratterizzata da dune sabbiose. Esse ospitano vegetazione e offrono anche una protezione e stabilizzazione del microclima. Possiamo trovare lo sparto pungente (Ammophila litoralis), euforbia marittima (Echinophora spinosa), calcatreppola (Eryngium maritimum), Finocchio spinoso (Echinophora spinosa) e la gramigna della sabbia (Agropyron junceum). Le stesse dune a loro volte sono tutelate dall’erosione e dalla corrosione grazie ad esemplari di nappola spinosa (Xantium spinosum) e ravastrello di mare (Cakile maritima), che affondano le loro salde radici nella sabbia. Grazie alla presenza del giglio di mare o giglio di Cuma (Pancratium maritimum), l’area delle dune, con la spiaggia di Cuma, è considerata Sito d’Importanza Comunitaria, e viene protetta come zona speciale. Come accade in paesaggi ameni in Sardegna, nel Lazio, in Puglia. A dare loro forma è il vento. I sistemi dunali sono l’habitat di numerose specie animali (alcune a rischio, come il piccolo uccello chiamato fratino). Inoltre, proteggono l’entroterra dall’azione del vento e del mare. E contrastano l’erosione dell’arenile, fungendo da “depositi” di sabbia. Per la loro importanza e per la natura fragile ed “effimera” del loro ecosistema, spesso si trovano all’interno di aree protette. Ringrazio il vicesindaco Marianna Illiano, e quanti stanno lavorando per questa grande sfida di tutela ambientale. Tecnici straordinari. Siamo a buon punto. Ci riusciamo nel corso dei cantieri per il Grande Progetto per il Risanamento dei Laghi Flegrei. Presto, inaugureremo l’opera naturalistica. Per favorire quel turismo sostenibile e rispettoso della nostra terra. A tutela delle nostre caratteristiche uniche. Insieme, possiamo tutto. Un passo alla volta. Anzi. Una duna sabbiosa, alla volta.”- così il Sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione sui social















