Sono 269 le spiagge italiane che quest’anno hanno ottenuto la bandiera blu. A guidare la classifica è la Liguria con 20 località premiate, seguita dalla Toscana e dalle Marche.
La Campania ha confermato le 13 bandiere dello scorso anno, e come lo scorso anno tra i lidi con il mare cristallino non figura nessuna spiaggia ischitana. E in un momento in cui l’intera Isola sta compiendo grandi sforzi per promuovere la propria immagine nei circuiti nazionali e internazionali, poter vantare almeno una bandiera blu, come è per Capri, sarebbe stato un notevole punto a proprio vantaggio. Ma, purtroppo, l’intensificazione dei controlli sugli scarichi alberghieri non sono da soli sufficienti a garantire alla nostra Isola un mare cristallino.
A dire il vero non è solo la qualità del mare a portare la bandiera blu.
Tra le regole che le località devono rispettare per essere premiate, infatti, ci sono anche il rispetto della raccolta differenziata, la depurazione delle acque reflue e della rete fognaria che deve coprire almeno l’80% del territorio. E ancora: l’alta qualità delle strutture alberghiere, la presenza di aree pedonali e ciclabili, servizi balneari e spazi dedicati all’educazione ambientale nelle scuole e fra i turisti.
Sicuramente i Comuni ischitani pagano anche una mancanza strutturale non completamente a loro imputabile, è il caso dei depuratori, ma sugli altri punti potrebbero, e dovrebbero, fare sicuramente di più.