AMBIENTE: DISCARICA ABUSIVA E INQUINAMENTO, SEQUESTRO A BARANO

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Gli uomini dell’ufficio circondariale della Guardia Costiera di Ischia e quelli del Corpo forestale dello Stato, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto al sequestro di una società a responsabilità limitata e di una ditta individuale. Si tratta di un’impresa addetta alla produzione ed alla commercializzazione di calcestruzzo e l’altra addetta alla riparazione di autoveicoli. Sequestrata anche l’area sulla quale le stesse insistono, a Barano sulla strada statale 270, variante Casabona. I reati per cui si è proceduto al sequestro sono quelli relativi alla normativa ambientale, cioè scarico di reflui industriali al suolo in assenza di autorizzazione e realizzazione di discarica nonché alla normativa paesaggistica ed edilizia, in particolare costruzione edilizia abusiva in zona sottoposta a vincolo. ”A seguito delle indagine espletate da Guardia Costiera e CFS – recita una nota a firma del procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso – si è accertato che le ditte suindicate sversavano i reflui derivanti dall’attività di produzione del calcestruzzo e di reflui oleosi derivanti dall’attività di riparazione di autoveicoli nell’alveo denominato “Cava Nocelle” nel quale recapita un canale di raccolta delle acque piovane del Comune di Barano che scende a valle verso il mare. Si è accertato inoltre che all’interno dell’area oggetto del sequestro sono state realizzate una discarica abusiva nella quale risultavano stoccati in notevoli quantità veicoli fuori uso, cassoni contenenti parti di veicoli, rottami metallici e pneumatici usati ed una piazzola di calcestruzzo di cemento armato di 500 mq con relativa rampa di accesso in assenza del permesso di costruire. L’adozione della misura cautelare reale – sottolinea Fragliasso – si è resa necessaria per evitare la reiterazione dei reati e l’aggravamento delle condizioni dannose per l’ambiente”.