Roma, 27 mag. (Adnkronos) – “Oggi sono scesi in piazza a Roma i lavoratori della Whirlpool di Napoli, la cui crisi aziendale si trascina ormai da tempo senza soluzione. Lo stabilimento di via Argine a Napoli coinvolge circa 320 persone più l’indotto e, a maggior ragione in questa fase più complessa, la situazione rischia di trasformarsi in una bomba sociale”. Lo dichiara, in una nota, l’europarlamentare del Partito Democratico Pina Picierno.
“Chiudere lo stabilimento napoletano significa scaraventare nella povertà centinaia di famiglia e desertificare ancora un pezzo di Mezzogiorno, proprio mentre si discute di come rilanciare il Sud. La politica deve assumersi la responsabilità di fornire risposte operative. Non è accettabile che ci siano aziende che arrivano in Italia con un piano industriale, salvo poi rinnegarlo per trasferirsi in Paesi in cui manodopera e costo del lavoro sono più bassi. Ma ora non è il tempo delle accuse, ma quello di assicurare risposte immediate ai lavoratori”.
“Per loro è questione di sopravvivenza. Per questo un’ipotesi potrebbe essere quella di prorogare il blocco dei licenziamenti per quelle aziende coinvolte in tavoli di crisi aperti presso il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise). Non è accettabile abbandonare queste persone, senza assicurare loro uno minima prospettiva”.