Roma, 8 giu. (Adnkronos) – ‘La crisi alimentare, conseguenza della guerra in Ucraina, aggravata dall’aumento dei carburanti, colpisce molti Paesi nel mondo, specialmente quelli in via di sviluppo, fra i quali il Libano in cui è già presente una crisi economica devastante, esasperata dalla presenza di circa 2milioni di rifugiati siriani e palestinesi’. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri libanese Bou Habib, intervenendo alla Farnesina al Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare, tavolo che ha l’obiettivo di individuare misure concrete per affrontare l’impatto sulla sicurezza alimentare nel bacino del Mediterraneo, generato dall’invasione russa dell’Ucraina.
‘Il mondo sta affrontando la crisi alimentare dovuta alla guerra ‘ ha aggiunto – Sono orgoglioso per le iniziative italiane, ma dobbiamo essere pragmatici nell’affrontare il problema, fermare l’aumento dei prezzi, così come la guerra stessa, consentendo l’export del grano e di altri prodotti in sicurezza. C’è allo stesso tempo bisogno di investimenti per affrontare la crisi dei rifugiati in Libano e la costruzione di infrastrutture nel Paese. La comunità internazionale deve fare investimenti per aiutare i rifugiati. Sono grato – ha concluso – all’inviato speciale dell’Onu in Siria Geir Pedersen che sta affrontando in modo nuovo il problema dei rifugiati siriani, cercando di migliorare, assieme alle autorità siriane, le condizioni di vita’.