Milano, 24 mag. (Adnkronos) – “Che una carezza dal cielo conforti. Una carezza per favore. Una carezza, per favore, per il cuore straziato di mamme, papà, familiari e amici di coloro che sono partiti e non sono tornati. Una carezza per favore, per paesi segnati dall’orrore per coloro che sono morti ed erano vivi, vicini di casa, colleghi di lavoro, compagni di gioco”. Con queste parole, l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, esprime il proprio cordoglio per la tragedia avvenuta domenica sulla funivia che collega Stresa al Mottarone, in cui hanno perso la vita 14 persone, 5 delle quali vivevano nel territorio della Diocesi ambrosiana.
“Una carezza per favore, per consolare chi non vuole essere consolato. Una carezza per favore, per seminare un po’ di luce in un giorno di sole finito in tenebre impenetrabili”, continua la preghiera. “Una carezza, per favore, per dire le cose per cui non bastano le parole. Una carezza – dice – per alleviare la rabbia per le promesse non mantenute, per quello che non doveva capitare. Una carezza, per favore, perché giunga un segno a dire la speranza di vita eterna. Una carezza, per favore, per rivelare che Dio piange con i figli desolati, ricongiunge i fili spezzati, asciuga le lacrime e non delude chi si affida a lui. Una carezza, per favore, che venga dal mistero inaccessibile, una carezza di Mattia, Vittorio, Elisabetta Samantha, Silvia, Alessandro, Angelo Vito, Roberta, Barbara, Itshak, Tom, Tal, Amid, Mohammend, Serena”, conclude.