Roma, 28 ott. – (Adnkronos) – Nei primi 9 mesi del 2021 i ricavi di Saipem ammontano a circa 5,1 miliardi di euro (5,4 miliardi di euro per i primi nove mesi del 2020). L’Ebitda adjusted, nei nove mesi, è negativo per 291 milioni di euro e sconta maggiori costi per attività offshore wind di 170 milioni rispetto a quanto recepito nei conti al 30 giugno 2021. E’ quanto emerge dal resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo al 30 settembre 2021 approvato dal cda.
Nuovi contratti per 4,9 miliardi di euro assicurano una buona visibilità nel medio-lungo termine, sostenuta da una adeguata solidità finanziaria, grazie alla disponibilità di liquidità per 2 miliardi di euro e alla linea revolving inutilizzata da 1 miliardo di euro. I risultati, sottolinea una nota,i risentono ancora del protrarsi della difficile situazione congiunturale causata dall’emergenza pandemica e dei rallentamenti legati a specifici progetti. Si registrano segnali di miglioramento nelle perforazioni, con un incremento della domanda e prospettive di pieno utilizzo della flotta
I ricavi di Saipem del terzo trimestre ammontano a 1,9 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto ai ricavi del secondo trimestre. L’Ebitda adjusted è negativo per 25 milioni, in miglioramento rispetto al secondo trimestre 2021 (negativo per 354 milioni di euro).
L’outlook di Saipem per la seconda metà del 2021 prevede ricavi per circa 4,5 miliardi di euro, Ebitda adjusted positivo, investimenti tecnici attesi per circa 250 milioni di euro e indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,7 miliardi di euro.
Il 2022 sarà l’anno della transizione in cui i ricavi e i margini sono previsti in crescita grazie al contributo significativo delle attività offshore e delle perforazioni, i cui segnali di ripresa sono già visibili oggi. Nel 2023 l’EBITDA adjusted è previsto riavvicinarsi ai livelli pre-Covid-19 per raggiungere una marginalità a doppia cifra nella seconda parte del piano. Lo prevede il nuovo piano strategico di Saipem varato dal cda.