(Adnkronos) – Nell’uso dei Recovery Fund, per Confindustria Digitale “le imprese devono essere il centro delle strategie di rilancio dell’economia”. E, concretamente, “è necessario accelerare sull’attuazione del Piano Nazionale Transizione 4.0, perché la digitalizzazione del sistema produttivo rappresenta il più importante fattore di acceleratore per la crescita delle imprese”. Per questo la federazione confindustriale dell’Ict ritiene “fondamentale far conoscere alle imprese le possibilità che offre il nuovo Piano di incentivi”.
E per raggiungere questo obiettivo, Confindustria Digitale ricorda che sta collaborando con Confindustria e Mise ad “un piano di comunicazione che verrà attuato a partire dalla metà di gennaio” attraverso webinar tecnici destinati a coinvolgere la più larga platea di imprese. Il nuovo piano Transizione 4.0 consiste in un investimento di circa 24 miliardi di euro per una misura che diventa strutturale e che vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione.
Ma, sottolinea Cesare Avenia, “dobbiamo mettere al primo posto la sanità, e, una volta che la pandemia sarà dietro le spalle, il piano dovrà servire a far ripartire occupazione e a realizzare nuovi posti di lavoro”. Ma per Avenia però “non ci può essere un’industria 4.0 senza una Pa 4.0”. Così il documento di Confindustria Digitale evidenzia che se “l’emergenza creata dalla pandemia ha drammaticamente esposto tutti i ritardi della macchina pubblica nella transizione digitale, non ci potrà essere una vera ripresa del Paese senza una pubblica amministrazione all’altezza delle nuove sfide”.