Madrid, 24 mag. – (Adnkronos) – Il compositore e direttore d’orchestra Cristóbal Halffter, uno dei protagonisti di spicco della musica spagnola del secondo dopoguerra, tra i maggiori artefici dell’apertura alle avanguardie della Nuova Musica europea e del conseguente rinnovamento già durante il franchismo, è morto domenica 23 maggio all’età di 91 anni a Villafranca del Bierzo, dove viveva in un castello.
Halffter si è gradualmente accostato alle ricerche e alle sperimentazioni della Nuova Musica, soprattutto a partire da composizioni come “Anillos” (1967-68) per orchestra. Tra i suoi altri lavori “Requiem por la libertad imaginada” (1971), “Elegias a la muerte de tres poetas españoles” (1974-75), “No queda más que el silencio per violoncello e orchestra” (1984), “Formantes per 2 pianoforti” (1992). Ha composto anche “Concerto per violoncello n. 2” per Mslavsti Rostropovich e nel 1968 le Nazioni Unite gli commissionarono la cantata “Yes, Speak out” per commemorare il 20° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Era nato a Madrid il 24 marzo 1930 da un famiglia di musicisti che scappò in Germania nel 1936 per sfuggire alla guerra civile spagnola. Di ritorno in Spagna nel 1939, iniziò a studiare armonia e composizione con Conrado del Campo, poi diplomandosi al Conservatorio di Madrid nel 1951; nello stesso anno iniziò a lavorare alla Radio nazionale spagnola. Dal 1955 al 1963 è stato direttore della Manuel de Falla Orchestra. Nel 1961 gli venne assegnata la cattedra di composizione al conservatorio di Madrid. Nel 1989 avviò un’intensa collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Madrid, prima come direttore e poi come compositore associato. A lui si deve il completamento dell’opera “Atlantida” di Manuel De Falla. Tra le sue opere più recenti, “Lazaro”, composta tra il 2004 e il 2007 e rappresentata per la prima volta all’Opernhaus di Kiel nel 2008. Ha composto anche una decina di colonne sonore per il cinema.