(Adnkronos) – Protettivo. Naturalistico. E partecipativo. Visivamente, la struttura base del Parco dell’Acqua con leit motiv il paesaggio dell’oro blu, si compone di un bacino di infiltrazione per la raccolta delle acque meteoriche. Un grande invaso naturale, piantumato con specie di vegetazione igrofila, in grado di accogliere, di accumulare acqua fino a una capienza di 14 mila metri cubi, per poi disperderla lentamente. Un prato verde su cui, in assenza di pioggia, si può tranquillamente camminare, simbolo e landmark dello stesso parco. Tutt’attorno, l’infrastrutturazione verde, concepita come opportunità per ricostruire ambiente e paesaggio con l’ambizione di promuovere una nuova cultura ecologica e di offrire funzioni di uso comunitario. E così sono stati ricavati un laghetto, sentieri e percorsi pedonali fino a intercettare i tracciati ciclopedonali già esistenti con aree di sosta per il pic nic, spazi per attività ludiche e didattico-educative per bimbi e adulti.
Ancora: orti comuni, limitati da canali d’acqua piovana per l’irrigazione, a garanzia di una gestione sostenibile e consapevole della risorsa idrica. E naturalmente, giochi d’acqua autoalimentati attraverso sistemi di pompaggio senza l’utilizzo di energia elettrica. L’intero contesto risulta abbellito dalla piantumazione di elementi tipici del paesaggio agrario brianzolo: filari, prato, alberi solitari ed elementi d’arredo urbano realizzati con materiali assolutamente naturali e riciclabili.
Uno scenario ideale per fornire non solo alla comunità locale, ma anche ai nuovi flussi turistici di prossimità sviluppatisi con la pandemia, momenti e occasioni di svago, di relax, di incontro e di crescita culturale e sociale.