(Adnkronos) – Da pubblico ufficiale, qualità che ha aggravato la sua posizione e che ha anche permesso di procedere d’ufficio, il 52enne ha fornito certificazioni false, come i tagliandi autoadesivi da apporre sul libretto di circolazione, ottenute mediante una forzatura del sistema informatico della Motorizzazione civile e attestanti passaggi di proprietà di veicoli mai effettuati realmente, appropriandosi così indebitamente della somma corrisposta dai clienti sia per i servizi di agenzia sia per gli importi destinati agli enti pubblici a titolo di imposte ed emolumenti.
Inoltre, nonostante dal 2017 fosse stato più volte sospeso dalle abilitazioni allo sportello telematico dell’automobilista (Sta), revocate definitivamente nel 2018, l’uomo aveva mantenuto la disponibilità dei sigilli, che utilizzava abusivamente per autenticare gli atti di vendita e trarne un ingiusto profitto inducendo gli utenti a credere di poter ancora effettuare i passaggi di proprietà dei veicoli nella sua agenzia. Nel 2019 è arrivata poi la revoca definitiva all’esercizio dell’impresa di consulenza automobilistica, ora chiusa definitivamente.
Le denunce dei cittadini, che hanno consentito di individuare con certezza 162 condotte antigiuridiche, a seguito delle quali l’uomo si è appropriato indebitamente di almeno 64mila euro accertati, ma è plausibile che la somma sia molto più elevata, considerato che molti pagamenti per passaggi di proprietà mai avvenuti sono stati effettuati in contanti, nascevano dal fatto che, pur avendo venduto il proprio veicolo, continuavano a ricevere contravvenzioni e cartelle esattoriali per non aver pagato l’imposta di bollo.