Milano, 31 mag. (Adnkronos) – Dopo due anni di emergenza legata alla pandemia, la Scala riparte con una stagione d’eccezione, dedicando ampio spazio alla tradizione italiana e al balletto. Come già annunciato, aprirà il 7 dicembre il ‘Macbeth’ di Giuseppe Verdi (dirige Riccardo Chailly, regia di Davide Livermore, con Anna Netrebko, Francesco Meli, Luca Salsi e Ildar Abdrazakov) per un totale di 13 titoli, dei quali 9 nuove produzioni, tre spettacoli di altri teatri non visti a Milano e una ripresa. Grande spazio sarà dedicato all’opera italiana, con 3 titoli verdiani, senza dimenticare però l’opera russa e francese.
“La scelta di ‘Macbeth’ è una conseguenza, neanche una scelta – ha spiegato il direttore musicale, Chailly -. È nato sette anni fa quando ho iniziato con ‘Giovanna D’Arco’, portando avanti l’idea di un trittico giovanile. Poi è arrivato ‘Attila’, e finalmente di compie il trittico del giovane Verdi con un capolavoro come Macbeth. E’ la conseguenza di un progetto, sono contento che avvenga con un allestimento importante e un cast eccellente, nella seconda versione scritta da Verdi per Parigi. Quindi sarà un momento importante anche perché il Macbeth è la quarta volta che dal 1952 inaugura la stagione del 7 dicembre e ci sarà l’aggiunta della scena della morte di Macbeth. Ci sarà anche la parte dei ballabili, che di solito viene esclusa dalla produzione, che invece sarà integrata come da scrittura di Verdi nella versione per Parigi”.
Anche la stagione del balletto avrà uno spazio d’eccezione, con il nuovo direttore Manuel Legris che aprirà omaggiando Nureyev con la sua versione della ‘Bayadère’ finora vista solo a Parigi. Diversi i grandi maestri che si alterneranno sul podio, al fianco di Chailly: tra loro Valery Gergiev dirigerà a febbraio ‘La dama di picche’ e Lorenzo Viotti ‘Thais’ di Jules Massenet. (segue)