Roma, 27 mag. (Adnkronos) – Ben 83 le compagnie in scena con 516 artiste e artisti provenienti da 15 differenti Paesi, per 86 titoli, 206 repliche in 16 spazi di Roma e 33.000 posti in vendita secondo le attuali misure di distanziamento (89.000 sarebbero i posti secondo i parametri pre-pandemici, un numero che rappresenterebbe un vero record per il festival). Questi i numeri di Romaeuropa e del suo Festival che dal 14 settembre al 21 novembre torna ad animare la Capitale con un programma internazionale di oltre due mesi costruito come segno di ripartenza del settore artistico e culturale.
“Partecipare insieme dal vivo a un evento di danza, di musica, di teatro, di arti digitali, induce a una elaborazione culturale comune, reciprocamente stimolante e compiuta. Il pubblico che ascolta, segue, applaude, critica, respira, è un fattore insostituibile di crescita dello spettacolo” afferma il Presidente Guido Fabiani mentre il direttore Fabrizio Grifasi aggiunge: “Questa è la nostra identità, questa è la nostra storia, questo è il nostro sguardo su un presente complesso; un nuovo presente nel quale ci affacciamo con il bagaglio del nostro percorso e che attraverso gli occhi delle artiste e degli artisti proviamo a scoprire. Ma questo presente possiamo affrontarlo grazie alle lavoratrici e ai lavoratori del mondo dello spettacolo. Un mondo reso particolarmente fragile nel corso di questi due anni e che vogliamo ringraziare e sostenere”.
Nel segno della leggerezza, della festa e della meraviglia della natura inaugura la trentaseiesima edizione del Romaeuropa Festival con un opening nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica (dal 14 al 16 settembre) affidato alla folta compagnia di acrobati XY insieme al coreografo Rachid Ouramdane: ispirato al volo degli storni il loro Möbius è una coreografia vorticosa, fatta di voli spericolati e torri di corpi costruite dai 19 performer in scena al crocevia tra danza e acrobazia.