(Adnkronos) – Questa risoluzione – alla cui elaborazione hanno contribuito per l’Italia un diplomatico (Luigi Ripamonti) e un magistrato (Antonio Balsamo) – “intende colpire con energia le organizzazioni criminali che sfruttano illegalmente il fenomeno migratorio, programmando l’adeguamento di tutte le legislazioni nazionali, la cooperazione giudiziaria e lo sviluppo di efficaci indagini finanziarie”. “Al tempo stesso, la risoluzione proposta esprime un forte impegno della comunità internazionale per rafforzare la tutela del diritto alla vita, del diritto a non essere sottoposti a tortura e trattamenti inumani e degradanti, e più in generale dei diritti umani dei migranti”.
“Non si tratta solo di proclamazioni di principio, ma di precisi impegni con concrete ricadute operative: ad esempio, viene programmata la valorizzazione e la diffusione dello strumento dei magistrati di collegamento distaccati dai Paesi di origine del fenomeno migratorio presso i Paesi di destinazione – dice Balsamo -Si proietta così sullo scenario internazionale l’importante esperienza già fatta in Italia con la presenza di una magistrata di collegamento nigeriana che ha lavorato fianco a fianco nelle indagini con i colleghi italiani, ed è stata attivamente coinvolta nella formazione dei magistrati del nostro paese, aiutandoli a porsi dalla parte delle vittime e a comprendere in profondità il loro mondo, la loro cultura, le loro esigenze di protezione”.
Viene così riaffermata l’estrema attualità delle innovazioni ideate da Giovanni Falcone; fu lui, infatti, a inventare la figura del ‘magistrato di collegamento’, sulla base dell’esperienza che lui stesso aveva fatto con i colleghi statunitensi .