Budapest, 30 mag. – (Adnkronos) – Il regista e sceneggiatore ungherese Marcell Jankovics, uno dei grandi autori protagonisti dei cartoni animati della stagione d’oro delle produzioni dei paesi socialisti dell’Est europeo, è morto sabato 29 maggio a Budapest all’età di 79 anni. Nato a Budapest il 21 ottobre 1941, firmò la sua prima regia nel 1964 con “La leggenda di San Silvestro”. Nel 1973 Jankovics girò il primo lungometraggio d’animazione magiaro, “Sisifo”, nominato all’Oscar: racconta gli sforzi di un uomo per sospingere in salita una pietra che si fa sempre più grossa. Ridotta all’essenzialità del tratto, l’animazione coniuga in modo efficace la tensione dello sforzo di Sisifo con il movimento dinamico e fluido del gesto calligrafico che lo delinea; su una superficie bianca e inalterabile, eternamente sorda ai suoi sforzi, Sisifo traccia una linea.
Marcell Jankovics ha alternato un’intensa attività professionale (serial, film per ragazzi, art direction per film altrui) a opere specificamente d’autore. Tra i suoi lungometraggi di animazione “Il figlio della cavalla bianca” (1983) e “Il fagiolo che si alza al cielo” (1985). Dal 1995 al 2007 è stato il direttore artistico della Pannonia Film, il grande studio di animazione di Budapest. Ha anche ricevuto la Palma d’oro per il cortometraggio “The Struggle” al Festival di Cannes del 1977. È nato a Budapest, in Ungheria.
Marcell Jankovics ha legato il suo nome prima come sceneggiatore e poi come regista a “Gustavo”, una serie di cartoni animati brevi realizzati tra il 1961 e il 1977 da Pannonia Film: ogni episodio racconta le avventure del protagonista, Gustavo, in scene che vanno dal quotidiano al surreale, prive di dialoghi, tranne per parole mugugnate e incomprensibili.