Palermo, 25 mag. (Adnkronos) – “Quello che mi ha ferito più di tutto in questa storia dell’ex collaboratore Maurizio Avola è come è stato presentato questo libro di Santoro, come se fosse tutta verità, senza avere una logica. Invece ci sono ancora indagini in corso. Anche perché Santoro è una persona capace, ma ha presentato Avola come se fosse la verità e ha macchiato anche il nostro operato”. A dirlo in audizione davanti alla Commissione regionale all’Ars è Antonio Vullo, l’unico agente di scorta sopravvissuto alla strage di via D’Amelio. “Noi abbiamo fatto da scudo al giudice Borsellino – dice – e lo abbiamo fatto con dedizione e paura, lo abbiamo fatto con il cuore, perché il dottore Borsellino meritava di essere protetto in modo adeguato. Invece, fin da subito abbiamo visto che era solo e anche noi eravamo soli”.