Borsellino: agente scorta sopravvissuto smentisce Avola, ‘sportello auto era chiuso’

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Palermo, 25 mag. (Adnkronos) – Lo sportello dell’auto blindata di Paolo Borsellino “era chiuso”. Antonio Vullo, l’unico agente di scorta sopravvissuto alla strage di via D’Amelio, conferma davanti alla Commissione regionale antimafia dell’Ars, quanto ribadito di recente in una intervista all’Adnkronos, smentendo ancora una volta l’ex collaboratore di giustizia Maurizio Avola. Il Presidente Claudio Fava lo ha convocato il giorno dopo l’intervista in cui Vullo aveva spiegato che quanto raccontato dall’ex collaboratore non era veritiero. “Lo sportello dell’auto del giudice Borsellino era chiuso – dice – l’unico sportello aperto era il mio, anche l’altra auto di scorta aveva lo sportello chiuso, il collega Walter Cosina era appoggiato sull’auto”. “Il giudice ha schiacciato il citofono esterno, una prima volta, il portone era chiuso, e i miei colleghi sono rimasti con il giudice al centro- racconta ancora – lui si è acceso la sigaretta e poi gli agenti si sono diretti con lui verso il cortile”. Smentisce anche di avere visto un uomo in divisa, come invece ha detto Avola, nel libro di Michele Santoro. “Non abbiamo visto nessun altro poliziotto o uomo in divisa”, racconta Vullo.