Palermo, 25 mag. (Adnkronos) – Prima delle stragi mafiose l’allora ministro dell’Interno Vincenzo Scotti mandò una circolare a tutti i prefetti e ai questori paventando il rischio di attentati, “ma fui attaccato, e mi trovai di fronte a una reazione violenta, dovevo chiedere scusa per avere sollevato una tensione dichiarando l’allerta”. E’ la denuncia dello stesso Scotti, audito in Commissione regionale all’Ars sui depistaggi sulla strage di Via D’Amelio. “Io in Parlamento dichiarai che le fondamenta della dichiarazione erano serie per richiamare tute le forze dell’ordine alla tensione massima – dice – Questo clima di risposta superficiale o dura nei confronti del ministro dell’interno creò uno stato di incertezza”. Scotti, dopo avere lanciato l’allarme su un piano di destabilizzazione fu tacciato di allarmismo e ignorato.