Palermo, 25 mag. (Adnkronos) – “Al Csm sono cambiati i nomi e gli interpreti ma il canovaccio è sempre lo stesso, è lo stesso Csm che aveva bocciato Giovanni Falcone, lo stesso Csm che voleva mettere sotto procedimento disciplinare Borsellino per una intervista rilasciata in cui denunciava il calo di tensione sulla lotta alla mafia. E noi giovani pm che ci eravamo ribellati al capo rischiavamo di finire sotto procedimento disciplinare”. Lo ha detto Antonio Ingroia, ex Procuratore aggiunto di Palermo in audizione davanti alla Commissione regionale antimafia all’Ars sulla strage di via D’Amelio.