Roma, 26 mag (Adnkronos) – “La forza di Berlinguer è stata questa: ha scartato e innovato sul presente, si è sempre schierato senza indugi dalla parte delle persone e delle classi sociali più indifese, sole e subalterne, e si è battuto per una prospettiva che risolvesse le grandi contraddizioni della contemporaneità quali quelle di uno sviluppo che produceva solitudine sociale e povertà, devastazione ambientale e guerre come eventi fisiologici e marginali”. Lo ha detto Goffredo Bettini all’incontro su Facebook ‘Ricordando Berlinguer’ organizzato dal Pd di Civitavecchia cui hanno partecipato anche Achille Occhetto, Monica Cirinnà, Massimigliano Smeriglio, Brando Benifei e Stefano Giannini.
“Come scriveva Niccolò Machiavelli, quando c’è la tempesta bisogna saper tornare ai principi. Ai principi non come formule astratte, come caciocavalli appesi, ma come la radice che ti ha fatto scaturire, come le ragioni della tua esistenza storica -ha spiegato Bettini-. E Berlinguer ha dedicato tutta la sua vita a questi principi”.
“Anche la sua tanto criticata presenza davanti alla Fiat con i lavoratori che occupavano, oppure la questione della scala mobile fu un atto politico giusto e necessario. Perché serviva. Serviva per dire noi continuiamo a stare da questa parte”, ha detto ancora il dirigente del Pd.