(Adnkronos) – (Adnkronos) – “Quanto c’è oggi di domanda di persone che non sono più gli operai o il popolo cosciente di un tempo ma sono ancora tante persone che soffrono una subalternità, una fatica nel vivere e che non trovano appigli. Quanti di loro ci dicono ‘noi non capiamo da che parte state’ -ha proseguito Bettini-. Per questo io ho amato moltissimo e lo considero grandissimo Berlinguer, anche quello dell’ultima fase. Perché è sempre stato onesto e coraggiosissimo. Perché restò sempre leale ai suoi ideali e alla sua gente anche quando si trovó ad operare su questo per certi aspetti in una situazione di forte solitudine, interna ed esterna al Pci’.