Roma, 24 mag. – (Adnkronos) – L’Antitrust annuncia di non voler procedere dopo che il comune sardo di Badesi ha revocato la delibera con cui nel dicembre scorso aveva sancito “l’estensione della durata delle concessioni di beni del demanio marittimo” violando la norma europea che impone “agli Stati membri l’abolizione delle restrizioni ingiustificate alle libertà di stabilimento e alla libera prestazione dei servizi”. L’Autorità aveva sottolineato al Comune come “secondo la Corte di giustizia, una normativa nazionale che consente la proroga automatica delle concessioni demaniali pubbliche in essere per attività turistico-ricreative deve considerarsi in violazione di dette disposizioni”.
L’Antitrust segnalava come “la concessione di proroghe in favore dei precedenti concessionari rinvia ulteriormente il confronto competitivo per il mercato, così impedendo di cogliere i benefici che deriverebbero dalla periodica concorrenza per l’affidamento attraverso procedure ad evidenza pubblica. Quindi, eventuali proroghe degli affidamenti non dovrebbero comunque eccedere le reali esigenze delle amministrazioni, per consentire quanto prima l’allocazione efficiente delle risorse pubbliche mediante procedure competitive”.
Ricordando come quello delle concessioni balneari è “un contesto di mercato nel quale le dinamiche concorrenziali sono già particolarmente affievolite a causa della lunga durata delle concessioni attualmente in essere” l’Antitrust aveva chiesto al Comune di riferire entro sessanta giorni sulle “iniziative adottate per rimuovere le violazioni della concorrenza”. Oggi lo stop a un eventuale ricorso dopo la marcia indietro del comune sardo, con il ritiro della delibera contestata. Ma nello stesso Bollettino si rilancia lo stesso monito – con identiche motivazioni – al comune calabrese di Cropani, in provincia di Catanzaro, cui si chiede di eliminare le “distorsioni concorrenziali” in materia di rinnovo di concessioni.