QUEST’ANNO: “NESSUNA RISERVA-TUTTI TITOLARI”

I più anziani certamente ricorderanno la formazione-filastrocca Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarnieri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez e Corso; e quelli come me sui cinquanta Zoff, Gentile, Cabrini, Furino…. e così via fino ad elencare tutti gli altri Juventini del Trap. Così giungiamo ai nostri giorni. Chi dei tifosi gialloblù non ricorderà la formazione che lo scorso anno ha vinto il campionato di serie D e poi lo scudetto? Ben pochi, ma per chi ha qualche problema di memoria ecco il nostro aiuto: Mennella, Finizio, Tito, Nigro, Mattera, Rainone, Longo, Alfano, Cunzi, Armeno e Masini. Un vero scioglilingua ripetuto domenica dopo domenica dallo speaker al campo e dai tifosi in tribuna. Forse per quanto riguarda la maglia n.8 qualche certezza in meno c’è stata, ma per tutte le altre Mister Campilongo è andato sicuro domenica dopo domenica. Ed quest’anno cosa succede? Qual’è la squadra scioglilingua che si può cantare e ricordare? Ecco, ora viene il bello: quest’anno una vera squadra titolare non c’è. Sono passati appena pochi mesi e tutto è cambiato rispetto allo scorso anno. In porta una domenica gioca Mennella, l’altra Pane, poi quest’ultimo riesce a inanellare qualche presenza in più. Ma chissà fino a quando? Terzino destro: ha iniziato a giocare appena acquistato Pedrelli; ha fatto alcune presenze senza venir mai alternato. Ma poi la maglia è passata sulle spalle di Finizio che la sta tenendo ben stretta. Terzino sinitro: il titolarissimo dell’anno precedente, fresco acquisto del Chievo, subito ha indossato la maglia n.3: stiamo parlando di Fabio Tito. Ecco, però giungere la squalifica per una giornata a causa di un cartellino di troppo con il Vigor Lamezia in casa. Al suo posto nella gara successiva gioca Mora, lo scorso anno abbonato e lasciato tra la panchina o la tribuna. Gioca e segna con l’Aprilia. Ci si aspetta che in casa torni titolare Tito contro il Castel Rigone, ma così non è. Tra lo stupore di molti ecco di nuovo in campo Mora autore tra l’altro di un’ottima prova. Si va quindi a Martina Franca e si rivede la maglia n.3 ancora con le braccia alzate, sono sempre quelle di Mora che dopo pochi secondi con una parabola beffarda e fortunata da il goal del vantaggio all’Ischia Isolaverde. La gara finirà poi in pareggio. Nel reparto difensivo maglie attaccate sulla pelle solo per i centrali Pietro Cascone e Peppe Mattera. Passiamo al centrocampo. Qui c’è stato un vero terremoto: Liccardo, Catinali, Alfano, Armeno, si sono alternati domenica dopo domenica senza quasi mai riconfermarsi per la gara successiva. L’unico punto fermo è stato quello occupato da Nigro, che però, pur giocando sempre su buoni livelli non ha ancora raggiunto le elevate prestazioni dello scorso anno. In avanti sembrava ad inizio stagione che ci sarebbero stati alcuni punti intoccabili: stiamo parlando di Di Nardo giunto dalla serie B e del nostro Cunzi. Per motivi diversi i due hanno potuto giocare solo parte delle gare finora affrontate dall’Ischia. Cunzi è stato assente sia per squalifica sia per motivi di salute, i motivi che ancora oggi lo relegano ai margini della prima squadra. Di Nardo la stella dell’estate finora ha brillato poco, ha segnato meno, solo il goal del pareggio contro il Vigor Lametia. E tra qualche fischio anche di troppo del pubblico e non poche critiche da parte della stanpa, ha fornito solo prestazioni al di sotto della sufficienza: la maglia di titolarissimo non l’ha ancora conquistata. Per Schetter il discorso è leggermente diverso, partito male, addirittura con un’espulsione dalla panchina alla prima giornata con il Gavorrano, ha poi effettuato il cross del goal della vittoria con la Casertana, determinante una deviazione del “fuoco amico” che ha dato i tanto sospirati tre punti. Anche per lui gare a velocità alternata, con prestazioni non sempre convincenti per poi uscire alla distanza con buone prove. Si sono alternati con i tre d’attacco appena menzionati Longo, Masini ed Austoni. La giovanissima ala, protagonista lo scorso anno, ha visto le gare d’inizio campionato o dalla panca o addirittura dagli spalti; è poi riuscito a riproporsi nel pacchetto offensivo con una certa continuità. Masini ha brillato sopratutto in Coppa Italia con ben 4 reti. In campionato a faticato non poco sia a trovare spazio che goal, ma ad Aprilia un suo tiro ha dato la vittoria ai gialloblù. Per Austoni tanta panchina e poi la conquista della maglia da titolare nelle ultime gare. Peccato che a Martina Franca l’arbitro ha interrotto la sua prestazione e la sua striscia con un rosso che sta facendo ancora discutere. Un bravo ad Arcamone per il suo esordio.
Dopo pochi mesi cambia l’Ischia, ma cambia sopratutto la gestione di mister Campilongo. Quest’anno nessun titolare perchè tutti siano titolari. Una rosa tutta utilizzata per poter avere sempre il ricambio pronto e la mossa tattica disponibile durante la gara. L’anno scorso si è vinto con i “titolarissimi”, quest’anno si sta iniziando a vincere, sperando che duri con il motto “nessuna riserva -tutti titolari”.
Che sia la ricetta giusta per la C1? I tifosi se lo augurano.

Di Enrico Buono

 

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