IL PRESIDENTE LO MONACO MINACCIA DI LASCIARE IL MESSINA

Due ore e mezza di colloquio, che pure le parti definiscono costruttivo, non sono bastate per sanare le divergenze tra proprietà dell’ACR Messina ed Amministrazione. Dopo le sensazioni positive emerse nel corso di un’interminabile mattinata al Comune e confermate ai cronisti dall’assessore Sergio De Cola, a rompere gli entusiasmi è stato proprio Pietro Lo Monaco, che ha lasciato la stanza del sindaco, sbattendo la porta, e confermando a gran voce il suo disimpegno. I cronisti non hanno potuto far altro che estorcere qualche dichiarazione nel corso della sua “fuga” da Palazzo Zanca: “Il sindaco è più confuso che persuaso, è un confusionario, sono furibondo. Lascio la squadra nelle mani dell’Amministrazione. Non mi faccio prendere in giro da nessuno. La delibera non verrà ritirata e quindi il Messina verrà sfrattato dalla sua casa, lo stadio San Filippo: io non posso accettarlo. In questa città non si può fare calcio, la mia esperienza si chiude qui”.Dichiarazioni che non lasciano spazio ad equivoci o ripensamenti anche se, in seguito alla coreografica uscita di scena del patron, i telefoni hanno continuato a squillare: dapprima è stato il sindaco Renato Accorinti a rimettersi in contatto con il massimo dirigente, infine è stato il vice-presidente con delega ai rapporti con le Istituzioni Niki Patti a ricontattare il primo cittadino al termine della conferenza stampa indetta in tutta fretta, alle 15, nella sala intitolata a Falcone e Borsellino.

Condivisibile il punto di vista del primo cittadino, che ha discusso animatamente ma comunque in serenità con la delegazione dei club del tifo organizzato che ha presidiato costantemente Palazzo Zanca: “Negli anni scorsi il San Filippo ha ospitato svariati concerti. Lo Monaco continua invece ad opporsi nonostante gli organizzatori, contattati telefonicamente, abbiano confermato che non occuperanno gli uffici e la sede legale della società, e ripristineranno il manto erboso dopo i due eventi. Dovranno rinunciare a quegli spazi per un periodo ridotto di circa due settimane, attendiamo di conoscere nel dettaglio le date dei concerti”.

Accorinti ha confermato il muro contro muro contro i dirigenti, ma non riesce a darsene una ragione: “Continuano a ripetere che se non ritiriamo la delibera loro lasceranno la guida della società. A mio avviso è inconcepibile che per due concerti, peraltro in programma tra tredici mesi, una proprietà decida di mollare. Evidentemente ci sono altri problemi che non riesco a spiegarmi. Dopo tre ore di discussione proficua è un paradosso arrivare a questo: è come se si volesse buttare una bomba atomica per uccidere una zanzara”.

Il sindaco chiederà agli organizzatori di concordare una data differente per l’esibizione diVasco Rossi e Jovanotti, per andare incontro alle istanze dell’ACR. “La società non gradisce affatto la presenza di Lello Manfredi, che comunque è soltanto un collaboratore di Carmelo Costa. Hanno dei contenziosi in atto ma su questo io ho poco da farci”.

Sugli altri temi sul tavolo l’Amministrazione ha confermato la sua apertura, compiendo un altro passo avanti rispetto al giorno prima: “Abbiamo ribadito la nostra disponibilità alla concessione dellearee esterne al San Filippo e del “Giovanni Celeste“. Per ciò che concerne sugli stadi io peraltro continuo ad avere in mano soltanto una bozza, mentre serve ben altro per ratificare questaconvenzione pluriennale che per noi resta comunque un obiettivo”.De Cola aveva d’altronde annunciato il coinvolgimento deiDipartimenti Patrimonio e Manutenzioni per la ratificazione degli accordi in itinere.

“Gli abbiamo concesso inoltre ufficialmente, e lo ribadisco di fronte alla stampa, la possibilità di organizzare d’ora in poi concerti come società, in modo da garantirsi ulteriori introiti e fare businnes, magari a giugno 2015, perché ritiene che quello sia un periodo migliore, più compatibile con l’attività sportiva”. Ma neanche questo sembra avere dissuaso il “Lo Monaco furioso”. Dopo due promozioni consecutive, il futuro del Messina sembra davvero in bilico. La tifoseria organizzata, che pure ha manifestato apprezzamento per l’operato di Accorinti, continua a chiedere il ritiro della delibera sui concerti, che sembra rappresentare il vero pomo della discordia.

(foto Paolo Furrer)

DA MESSINASPORTIVA.IT

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