CALDORO ELOGIA L’ATTIVITA’ DI CONTROLLO CHE HA PORTATO ANCHE ALLA CHIUSURA DEGLI ALBERGHI A ISCHIA

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Otto missioni aeree (tra dicembre 2013 e maggio 2014), sequestri per oltre 250mila metri quadrati, sequestro di dieci aziende zootecniche del casertano (per oltre 20 milioni di euro) che sversavano acque reflue in modo illegale. Questo il frutto di interventi di controllo capillare effettuati con il telerilevamento svolto dalla Guardia Costiera e dall’Arpa Campania che – al costo di soli 120mila euro – ha consentito di intervenire laddove si stavano commettendo reati ambientali. L’iniziativa e’ stata presentata oggi dal presidente Stefano Caldoro, dall’assessore all’Ambiente Romano e del comandante della Capitaneria di porto, ammiraglio Antonio Basile della Guardia Costiera. Fra quanti sono stati scoperti a operare in maniera illegale alcune strutture turistiche di Ischia. Il presidente Caldoro rileva che ”risultati non hanno fornito un quadro allarmante come spesso viene descritto” e sottolinea: ”Ora siamo la regione piu’ controllata d’Italia e, paradossalmente, importiamo prodotti che non subiscono un sistema di controlli come accade per i nostri. Vorremmo che questo sistema diventasse uno standard su tutto il territorio nazionale” Gli interventi di telerilevamento proseguiranno in regime di convenzione con la Guardia Costiera. Soddisfatto l’assessore Romano secondo cui ”con una spesa irrisoria abbiamo avuto una mappatura completa del territori”. Per l’ammiraglio Basile ”gli interventi effettuati sono un esempio di ‘best practices’. Siamo stati dei pionieri e questi risultati saranno apprezzati anche altrove”.

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