EAVBUS, DALLE “STALLE” ALLE “STELLE”?

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Sembra profilarsi all’orizzonte una repentina inversione di marcia, in positivo, per il trasporto con autobus di linea sull’isola d’ischia…

La situazione attuale è quella che si trascina ormai inesorabilmente da anni ormai: pendolari, residenti, ma soprattutto studenti e turisti fanno le spese di una condizione al limite del paradossale, frutto di una politica dei trasporti – a livello regionale – che non ha tenuto in debita considerazione le difficoltà di cassa crescenti di una azienda, l’eavbus, votata al fallimento.

Il passaggio delle corse e dei servizi su gomma alla casa madre, l’eav holding, non ha fatto altro che peggiorare la situazione, che ha visto la genesi della disfatta fin dal passaggio dalla vecchia e gloriosa sepsa alla nuova gestione…

Il quadro ormai disperato è sotto gli occhi di tutti: una vera e propria scommessa, ogni mattina, quella degli autisti che devono uscire dal deposito di via michele mazzella ad ischia, ma che non sanno se ci sono autobus in piedi, pronti per partire. Per non parlare poi di quelli che, dopo qualche corsa, sono costretti a capitolare, per difetti meccanici od elettrici, di certo non imputabili alla ingegnosa manodopera dei meccanici dell’officina isolana; meccanici sempre alla ricerca di pezzi da sottrarre a vecchie carcasse per mettere insieme i cocci per creare autobus, rabberciati ma efficienti, figli del più ingegnoso dei dottori frankenstein.

Le cause di questo macello: mancano i soldi, non si pagano i fornitori, non arrivano i pezzi per riparare i mezzi.

E intanto i turisti ci giudicano: tanti, soprattutto gli affezionati, ci hanno confermato, con nostalgia di quanto sia cambiato in peggio il servizio pubblico sulla nostra isola; un servizio che prima – all’epoca della sepsa – era un fiore all’occhiello in quanto a funzionalità e presenza sul territorio, soprattutto nel periodo turistico.

E la politica? In questi ultimi anni, sindaci ed assessori, ascoltando anche le lamentele delle associazioni di pendolari, hanno provato a prendere in mano la situazione, facendo la voce grossa, con l’eav e con la regione, leggasi assessore vetrella. Ma, oltre alle promesse, la situazione è cambiata in peggio. E a farne le spese, oltre che gli utenti, gli stessi dipendenti, costretti a contratti di solidarietà, ritardi degli stipendi, pur di mantenere a galla la “barca” del posto di lavoro…

Più volte i dipendenti hanno avanzato proposte concrete, conti alla mano, chiedendo di gestire in proprio il servizio sull’isola d’ischia, sganciandosi dalla “casa madre” della terraferma…E’ infatti la parte continentale, il mostro che fagocita anche le risorse che frutta il servizio ad ischia, immettendole nel pozzo senza fondo di una debitoria a più zeri…

Da qualche tempo, i politici locali stanno aguzzando l’ingegno, compulsati anche dai 5 stelle che, per onore di verità, per primi hanno proposto la soluzione, contenuta già nelle maglie delle norme vigenti in materia di trasporto pubblico locale: la istituzione di corse locali suppletive, lì dove non arriva il servizio espletato dall’azienda pubblica.

Un ricorso al privato, non meglio specificato, al quale stanno seriamente pensando al comune di ischia; però prima lo aveva detto l’amministrazione comunale di casamicciola di arnaldo ferrandino, che aveva colto la difficoltà di collegare la parte del centro del paese con le zone collinari.

Da qualche settimana, i dipendenti dell’eavbus e le relative sigle sindacali stanno lanciando l’allarme della presenza sul territorio isolano di ditte private, autoctone o provenienti da sorrento, che potrebbero insediarsi con i loro bus nel circuito ischitano.

In tutto questo marasma di attività più o meno contrapposte, segno evidente di una mancanza univoca di programmazione nel settore, arriva la boccata d’ossigeno, proprio dalla regione campania.

E così, come d’incanto, arrivano i soldi, si pagano i debiti a tutti i fornitori che nel frattempo avevano chiuso i cordoni. Azzerata la debitoria milionaria al 31 marzo, il flusso si è riaperto, la linea di credito verso la eavbus è ripresa, ed i pezzi di ricambio stanno arrivando nell’ormai spoglia officina ischitana. Quindi, i “medici” di via michele mazzella, sicuramente emozionati per tanto “ben di Dio”, potranno finalmente lavorare con serenità e rimettere a posto i bus che hanno finora riempito il “cimitero di elefanti” ischitano.

E chissà che i turisti che verranno, speriamo numerosi, ad ischia per la pasqua, non saranno i primi ad accorgersi dell’evidente cambio di rotta, trovando gli autobus ad accoglierli al piazzale trieste, per condurli in giro a godere delle bellezze dell’isola verde…

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