REVOCATA LA DELIBERA SULLA TARES, MA ORA CASAMICCIOLA RISCHIA IL DISSESTO

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La giornata di oggi è stata una giornata cruciale per la Tares di Casamicciola.

Questa mattina è stato presentato al Tar il ricorso, firmato da centinaia di residenti, contro l’aumento delle aliquote della tassa sui rifiuti.

In contemporanea una manifestazione, organizzata dal Comitato No Tares, ha sfilato per le strade del Comune, chiedendo la revoca della delibera e, in generale, un trattamento fiscale più equo per tutti i cittadini.

Durante la manifestazione è giunta la notizia della revoca della delibera da parte del Commissario, revoca che è stata vissuta dai manifestanti come una vittoria, ma che potrebbe riservare amare sorprese.

A qanto si apprende, infatti, la delibera sarebbe stata revocata ieri sera dal Commissario a causa di un vizio formale, che avrebbe provocato, sicuramente, l’annullamento da parte del Tar.

La delibera, infatti, per essere regolare sarebbe dovuta essere approvata entro il 30 novembre, ma questo limite temporale non è stato rispettato e l’approvazione è arrivata 5 giorni dopo, il 5 dicembre.

A questo punto per il 2013 dovrebbero rimanere in vigore le vecchie tariffe, ma le conseguenze potrebbero essere disastrose per il bilancio del Comune, che potrebbe, a questo punto, arrivare al dissesto finanziario.

Dissesto che, per legge, provocherebbe l’approvazione di un nuovo bilancio, basato principalmente sull’elevazione delle proprie entrate al livello massimo consentito, cioè tutte le tasse comunali (IMU, addizionale comunale, TARSU), sarebbero aumentate il più possibile fino ad arrivare al tetto massimo consentito dalla legge.

Ma la cura dimagrante riguarderebbe anche il personale e l’alienazione del patrimonio disponibile non strettamente necessario all’esercizio delle funzioni istituzionali, la destinazione degli avanzi di amministrazione dei cinque anni successivi a quello del dissesto e delle entrate straordinarie, la contrazione di un mutuo a carico del proprio bilancio.
Se effettivamente ciò si verificasse, forse per i cittadini di Casamicciola il male minore sarebbe stato proprio pagare la Tares.

 

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