TRASPORTO MARITTIMO: CODACONS CHIEDE BLOCCO DI TUTTE LE NAVI CERTIFICATE DA RINA

Dopo chiusura indagini da parte della procura di Genova che contesta false certificazioni su navi e traghetti. L’argomento e’ stato ampiamente trattato anche dal Comandante Cesare Ferrandino con appositi editoriali pubblicati sul sito teleischia.it.

COMUNICATO STAMPA

Dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura di Genova sul sistema di certificazione delle navi che ha portato a 15 indagati e A 17 capi di imputazione nei confronti di dipendenti dell’ente di certificazione Rina, membri della Capitaneria e dipendenti della società Messina, il Codacons scende in campo e chiede oggi al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e al Comando generale del corpo delle Capitanerie di porto di bloccare con effetto immediato la navigazione delle imbarcazioni certificate da Rina.
Dagli atti dell’indagine della Procura sull’abbattimento della Torre Piloti di Genova da parte della nave Jolly Nero, apprendiamo che i PM hanno stilato un lungo elenco di presunte falsificazioni dei documenti delle navi da parte delle Compagnie, che gli ispettori del RINA non hanno mai riscontrato – spiega il Codacons – Secondo quanto riportato dai mass media, dall’inchiesta della magistratura sarebbe emerso che comandanti di navi, ispettori dell’ente di certificazione Rina e ufficiali della Capitaneria si sarebbero accordati per falsificare l’esito delle verifiche sulla sicurezza a bordo di mercantili e traghetti.
Un’ ipotesi che, qualora venisse confermata, getterebbe un’ombra inquietante sulla sicurezza del trasporto marittimo in Italia.
Già lo scorso anno il Codacons, a seguito delle notizie emerse dall’indagine della procura genovese, aveva inviato una istanza al Governo e alle Capitanerie chiedendo di attivarsi sul caso delle certificazioni Rina e di adottare contemporaneamente provvedimenti sul fronte della sicurezza, ma nessun riscontro è stato fornito dalle istituzioni.
Per tale motivo l’associazione, dopo la chiusura delle indagini della magistratura e a seguito delle gravi contestazioni mosse, chiede oggi al Ministero delle infrastrutture e a tutte le Capitanerie di bloccare nei porti le navi sottoposte a certificazione Rina e di sottoporle con urgenza ad un collaudo di riscontro da parte del Mims, in modo da evitare danni agli armatori garantendo al contempo la tutela dell’incolumità dei passeggeri delle imbarcazioni e la difesa dell’ambiente, al fine di evitare incidenti in mare che potrebbero essere dannosi per l’ambiente marino.

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