Atletica: Tortu vince i 100 metri a Trieste in 10″14

Trieste, 28 mag. – (Adnkronos) – Filippo Tortu si prende la scena al Triveneto Meeting di Trieste. Il campione olimpico della 4×100, in crescita di condizione, vince i 100 metri con il crono di 10″14, agevolato da un vento di +2.4 e quindi superiore al consentito. L’azzurro delle Fiamme Gialle, senza una fulminea uscita dai blocchi, si mette in mostra soprattutto nella fase lanciata, nella quale completa la rimonta ai danni dell’ivoriano Arthur Cissé (10″19) che gli era scappato via nella prima metà di gara. Per Tortu era il secondo impegno dell’anno nei 100 dopo il 10″24 di Nairobi (che beneficiava di un vento valido di +2.0). Al Golden Gala Pietro Mennea del 9 giugno sarà invece tra le star dei 200 metri. ‘È andata abbastanza bene – il commento di Tortu in diretta su Atletica TV – oggi c’erano condizioni non ottimali ma avrei corso anche con la grandine. Penso di essermi mosso bene e soprattutto sono contento di aver vinto, contava tantissimo il primo posto’.

Non decolla Gianmarco Tamberi. Il campione olimpico del salto in alto si imbatte in condizioni climatiche sfavorevoli allo stadio Grezar e non fa meglio di 2,15, dieci centimetri in meno di quanto saltato sabato scorso in Diamond League a Birmingham. Per l’azzurro delle Fiamme Oro c’è soltanto il sesto posto, con un errore a 2,20 e due tentativi non andati a buon fine a 2,23, in un pomeriggio fortemente condizionato dalle folate, tipiche della zona, che disturbano non poco i saltatori e in alcuni casi spingono a terra i ritti su cui è posizionata l’asticella.

Si attende un’ora (dalle 14.30 previste) nell’auspicio che il vento possa placarsi ma le raffiche continuano, e chi riesce a gestirle meglio è il brasiliano Thiago Moura capace di 2,23, stessa misura dell’olandese Douwe Amels che lascia una macchia in più sul percorso alle quote più basse. Terzo con 2,20 il cipriota Vasilios Konstantinou, quarto (2,20) il messicano Edgar Rivera, quinto Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) che al terzo tentativo va a bersaglio a quota 2,20. Tamberi (ok a 2,10 e 2,15 saltando in calzamaglia) chiude a pari merito con l’altro Fiamme Oro Silvano Chesani (2,15). A fine gara lo sfogo sui social, postando una foto della pedana di Trieste: ‘Ho rischiato di rompermi un ginocchio in riscaldamento perché allo stacco sono scivolato con il piede di 30-40 centimetri – le parole di Tamberi – Ho deciso comunque di fare salti in gara solo per tutti coloro che mi erano venuti a sostenere ma ho dovuto saltare con una rincorsa che utilizzavo quando avevo 17 anni, molto più lenta e controllata’.

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