Sugli insulti ricevuti via web contro il suo murale all’esterno del Liceo, lo stesso Jorit aveva risposto sul proprio profilo facebook. Ma ha poi reso noto che il suo post originario in cui parla di questa vicenda è stato oscurato a causa di “una pioggia di segnalazioni” e lo ha ripubblicato emendandolo delle parti che avevano provocato l’oscuramento.
“Lo rimetto con le parole censurate in modo che non me lo possono più segnalare e far rimuovere (almeno spero)
Le parole censurate come potete immaginare sono nell’ ordine neg*a, came*ata, d*ce, ze**a e me*da
Ecco cosa avevo scritto:
“Con le mie opere cerco di parlare di giustizia sociale, fine dei privilegi e pari opportunità per tutti, ma mi rendo conto che una parte del mondo è rimasta ancora al colore della pelle come discriminante.
Il post che pubblico è comparso in una chat degli studenti e, fortunatamente, non siamo negli USA, dove proprio questo lunedì, a Buffalo, un ragazzo di 18 anni, Payton S. Gendron, ha ucciso 10 afroamericani solo perchè neri. Il tutto è stato trasmesso in streaming su una popolare piattaforma video, commentando a suon di stereotipi razzisti contro gli afroamericani.
A tutti i razzisti: l’unica cosa che determina il valore di una persona è il cervello e voi lo tenete piccolo piccolo…”