Roma, 9 mag. (Adnkronos) – “Cinque grandi Paesi, Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia devono muoversi ora, uniti, per la pace. Andare prima a Kiev e poi incontrare Putin. Non dobbiamo farci guidare dagli Usa, l’Europa è adulta. Questa guerra è in Europa e l’Europa deve fermarla. Sarebbe sbagliato firmare la pace negli Usa, come fu per l’ex Jugoslavia. E sono fuori luogo le uscite di Boris Johnson, quando dice che la guerra va portata sul territorio russo”. Lo dice il segretario del Pd, Enrico Letta, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
“L’idea di vincere, di battere l’avversario -aggiunge il leader Dem- non mi appartiene. Questo è lo schema nel quale vorrebbe costringerci Putin. È l’ora del cessate il fuoco, della tregua, della pace. Sapendo che l’aggressore è uno e uno solo: Putin. Va fermato, fiaccato, spinto alla pace. E nel nostro dibattito non basta, come leggo ad esempio nell’intervista a De Benedetti sul ‘Corriere’, la sola ripetizione della parola pace, se non si indica come, se non ci si assumono le responsabilità conseguenti”.
“Sono rispettoso dei travagli che la guerra porta con sé. Anche io, da cattolico, mi interrogo. Ma chiedo pieno rispetto per le nostre posizioni. Guardo con attenzione all’opera di mediazione del Papa, è nostro dovere -conclude Letta- sostenerla con grande forza”.