All’ospedale Rizzoli, dopo mesi in cui i casi di coronavirus sono risultati diminuiti tanto da permettere alla direzione sanitaria di eliminare il reparto-covid, giungono, negli ultimi giorni, segnali allarmanti in quanto i malati di covid sono in aumento. Da circa una settimana, tra ingressi ed uscite, ed un decesso risultano, ben sette persone risultano costantemente ricoverate affette da coronavirus, e i vertici dell’Asl stanno valutando di aprire nuovamente un settore da destinare a reparto covid. Da verifiche dei sanitari dei 7 pazienti malati di covid ben 5 risultano essere no-vax.
E ricordiamo che nei giorni scorsi anche l’ischitano di 77 anni deceduto per il covid era un convinto no-vax. L’anziano aveva preferito curarsi a casa per settimane ed era stato ricoverato in ospedale solo dopo che le sue condizioni erano gravemente peggiorate. E purtroppo per lui le cure effettuate nelle ultime ore non hanno portato i risultati sperati.
Quindi non si tratta di ipotesi senza riscontro, ma di numeri: a rendere la situazione sanitaria sempre più problematica i tanti ricoveri di persone no-vax, che oggi al Rizzoli risultano essere in grande maggioranza. Come spesso spiegano i medici, le persone che hanno deciso, per scelte e convinzione, di non vaccinarsi risultano, molto spesso, più deboli non avendo adeguate difese contro il covid. E purtroppo sono anche quelle che permettono al virus di diffondersi in modo più veloce e più letale. Mai come in questi caso, scelte personali ricadono con conseguenze e spese sull’intero tessuto sociale.