Il “piano scuola” del Ministro Bianchi non convince. Il Decreto sul Green Pass che entra in vigore il prossimo 1 settembre 2021 lascia ancora polemiche. Il grido di allarme dei presidi italiani giunge forte sulla possibilità concreta che alla riapertura dell’anno scolastico molti professori non si presentino: chi infatti non è in regola con il Green Pass dal 1 settembre sarà sospeso dal servizio e resterà senza stipendio per effetto del Decreto legge approvato dal Governo il 5 agosto scorso. Per questo motivo però diversi docenti starebbero chiedendo congedi o aspettative per ovviare all’obbligo imposto.
Al momento il 90% circa del personale scuola si è vaccinato, ha spiegato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dunque la pattuglia di docenti “no vax” o “no Pass” non è affatto molto cospicuo come potrebbe sembrare dai riflettori accessi di continuo sul tema ormai da giorni. Resta comunque l’allerta lanciata dai dirigenti scolastici per appunto alcuni casi giunti di congedi o aspettative richieste dal personale.
La ripresa in classe è prevista dal 13 settembre in poi, ma dal 1/9 ci saranno i collegi docenti e i primi recupero per le classi superiori. Per l’Assopresidi del Lazio vi sono comunque ancora diversi problemi sulla ricezione del Green Pass, «qualcuno potrebbe non averlo in tempo. So che c’è chi si sta informando per chiedere congedi o aspettative. Chiediamo da tempo che la registrazione del green pass sia immediata, come dopo un tampone, ma in alcuni casi occorre attendere giorni. Dovremo cercare supplenti anche in queste situazioni». Per non parlare dei problemi legati a chi dovrà fare i controlli materialmente sul Green Pass all’inizio dell’anno scolastico. Il “piano scuola” stenta a decollare ma ci sono ancora alcuni giorni per provare a normare al dettaglio i possibili problemi tutti già presenti all’orizzonte, incluso la possibilità dell’introduzione dell’obbligo vaccinale per tutti direttamente con una legge specifica.