Continua la querelle della gestione del porto di Lacco Ameno, nella contesa giudiziaria tra il comune e il concessionario Marina del Capitello.
Ultima in ordine di tempo la decisione del primo luglio del presidente della settima sezione del Tar della campania.
La società Marina del Capitello nella fattispecie aveva chiesto l’annullamento della nota del 29 giugno con la quale il comune di lacco ameno aveva rinnovato l’ordine di sgombero delle aree demaniali nel porto, ancora utilizzate dalla società. L’Ente di Piazza Santa Restituta fonda la propria posizione sulla intervenuta scadenza della gestione del porto da parte della società privata, fissata al 9 giugno 2021 ed inoltre sulla inapplicabilità di alcuna proroga, in ragione di una intervenuta decadenza per inadempimento.
In realtà il presidente del Tar ha invece riconosciuto quale nuova scadenza, in virtù di proroga ex lege, quella del 29 ottobre 2021, secondo quanto stabilito dalla legge del 2020 che riconosce la conservazione della validità degli atti (come le concessioni) “per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza (data fissata per il 31 luglio 2021)”.
Nell’accogliere l’istanza della Marina del Capitello, il presidente della settima sezione del Tar ha ritenuto di “assegnare prevalenza all’interesse della richiedente a non subire uno spossessamento i pieno periodo estivo”, disponendo che rimangano sospesi nell’efficacia i provvedimenti impugnati di rilascio di aree demaniali marittime ubicate nel porto di Lacco Ameno.
Tutto ciò con riserva della decisione del Collegio sulla domanda cautelare.