Sostariffe, su liberalizzazione mercato luce e gas per aziende i costi medi e consigli

Roma, 24 mar. (Adnkronos/Labitalia) – A partire dal 1° gennaio 2021 il mercato libero diventa ufficiale per tutte le piccole imprese, che abbiano un numero di dipendenti tra i 10 e i 50 e un fatturato compreso tra i 2 e i 10 milioni di euro annui, e le microimprese con meno di 10 dipendenti, un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro annui e una potenza impegnata superiore a 15 kW. Avrà dunque luogo la transizione progressiva dal mercato tutelato al mercato libero, che si baserà sulla rimozione per gradi della tutela di prezzo. Cosa succederà alle aziende che non hanno scelto per tempo e in autonomia una tariffa del mercato libero’

L’iter sarà caratterizzato da due fasi ben definite che avranno l’obiettivo di sostenere le imprese nel cambiamento. In merito alla liberalizzazione del mercato energetico, Sostariffe.it ha realizzato un elenco di 10 domande e 10 risposte per chiarire le modalità, le tempistiche e le caratteristiche di questa procedura che coinvolge tante imprese italiane.

La prima fase e il servizio a tutele graduali: uno dei vantaggi del mercato libero consiste nel fatto che le aziende hanno la possibilità di scegliere il fornitore che preferiscono, sulla base dei fattori che considerano più significativi. Qualora le piccole imprese e le microimprese che sono obbligate a cambiare non abbiano ancora individuato un nuovo fornitore nel mercato libero, rientreranno nel servizio a tutele graduali (stg).

Cosa significa in pratica’ Che saranno servite dallo stesso fornitore con il quale hanno un contratto attivo in maggior tutela fino al 30 giugno 2021, quando si verificherà la fine della prima fase. Non ci sarà, dunque, nessuna interruzione della fornitura. Tuttavia, le condizioni contrattuali saranno differenti in quanto corrisponderanno a quelle delle cosiddette offerte placet (prezzo libero a condizioni equiparate di tutela), mentre il prezzo rimarrà pressoché invariato, tranne che per la voce ‘spesa energia’. A questo proposito, si ricorda che il prezzo totale sarà sempre determinato dalla spesa della materia prima, da quella per il trasporto e per il contatore e dagli oneri di sistema. Sulle bollette di ogni singolo cliente è riportato un avviso contenente le informazioni relative al servizio a tutela graduali, le scadenze e i canali per informarsi.

Dal 1° luglio 2021 inizia la seconda fase: i clienti che avranno scelto un nuovo gestore sul mercato libero potranno stipulare un contratto di fornitura che sostituirà il precedente: sarà il nuovo venditore a occuparsi del recesso (che non prevede oneri aggiuntivi né l’interruzione della fornitura), inviando la richiesta di risoluzione del precedente contratto al vecchio fornitore. Nell’ipotesi in cui, invece, dal 1° luglio 2021 non si avesse ancora una fornitura attiva nel mercato libero ci saranno delle aste su base territoriale attraverso le quali si procederà con l’assegnazione di un fornitore, le cui condizioni contrattuali saranno quelle di un’offerta placet. Ogni area sarà servita da un solo esercente.

I costi di commercializzazione e di sbilanciamento saranno sempre fissati da Arera prima delle aste e ci sarà un prezzo unico nazionale (pun), derivante dai prezzi di aggiudicazione delle singole aste. I vari clienti riceveranno una comunicazione da parte del fornitore entrante, ovvero quello che si è aggiudicato l’asta, in cui saranno indicati i contatti dell’operatore, le condizioni di erogazione del servizio nonché la data di attivazione, quelle per recedere dal contratto e gli strumenti informativi di Arera.

Quali sono gli strumenti principali per informarsi: al fine di accompagnare il cliente finale nel superamento della maggior tutela e favorire una migliore comprensione del mercato libero, l’autorità ha messo a disposizione tutta una serie di strumenti informativi, primo fra tutti lo sportello per il consumatore energia e ambiente, grazie al quale si potranno risolvere le eventuali controversie legate a un cambio di fornitore. Lo sportello per il consumatore è composto da una serie di servizi, tra i quali si annoverano il contact center, a cui rivolgersi per tutti i dubbi relativi al funzionamento del mercato libero, e i servizi conciliazione, smart, reclami e segnalazioni. Sono poi presenti il portale delle offerte luce e gas, il portale dei consumi e i gruppi di acquisto, nati proprio per fornire informazioni e assistenza ai consumatori.

Quanto costano le offerte luce e gas del mercato libero: Sostariffe.it ha esaminato quali sono i costi medi unitari delle offerte energia elettrica e gas business maggiormente diffuse, confrontando il prezzo al kWh per la componente luce e a quello per m3 nel caso del gas. Le offerte luce a prezzo fisso di tipo monorario del mercato libero hanno un costo medio di 0,069 euro al kWh, mentre quelle a prezzo variabile di 0,061 euro al kWh. Nel caso di una tariffa multioraria, con fasce F1, F2 e F3, i costi sono rispettivamente pari a 0,073 euro, 0,073 euro e 0,060 euro al kWh per le offerte a prezzo fisso, mentre diventano 0,072 euro, 0,070 euro e 0,052 euro al kWh nell’ipotesi di prezzo variabile. Le offerte gas hanno un costo medio di 0,253 euro al m3 se il prezzo è fisso, mentre nel caso di prezzo variabile la cifra da sostenere è pari a 0,239 euro al m3.

I vantaggi del mercato libero per le imprese: le offerte del mercato libero per le imprese sono molto vantaggiose in quanto si ha il diritto di poter decidere in autonomia la migliore soluzione tariffaria, valutando le numerose proposte in commercio. Non scegliere un nuovo fornitore del mercato libero significa, in altri termini, rinunciare alla possibilità di risparmiare. Il passaggio potrà essere effettuato in qualsiasi momento, anche in seguito alla fine del Servizio a tutele graduali e all’assegnazione automatica di un fornitore con il sistema delle aste territoriali. La scelta potrà avvenire direttamente online, tramite il meccanismo di comparazione delle offerte luce e gas a disposizione https://www.sostariffe.it/energia-elettrica-gas/.

In vista di questa nuova tappa della liberalizzazione del mercato energetico, Massimo Bello, presidente Aiget-Associazione italiana di grossisti di energia e trader, dichiara: “La prima fase del percorso che porterà alla fine delle tariffe regolate è molto importante. Nel 2021 si inizia con le pmi e tutti i fornitori di energia saranno impegnati a far sì che la procedura funzioni nell’interesse dei clienti finali. Il meccanismo ideato di aste competitive porterà sicuramente a prezzi convenienti per i clienti. Così come è molto valida la scelta per i clienti di muoversi in anticipo e scegliere il proprio fornitore di energia preferito”.

Sui vantaggi disponibili per i clienti finali, Bello sottolinea: “Oggi esiste la possibilità di risparmiare rispetto alla tutela scegliendo le offerte più convenienti del mercato libero. Esiste anche la possibilità di ottenere un servizio personalizzato, ad esempio un prezzo fisso, energia certificata rinnovabile, servizi digitali. Occorre affrontare questa fase con fiducia, la concorrenza è fonte di sviluppo e innovazione in molti settori e dimostrerà di esserlo anche nell’energia”.

In merito al rinvio della fine del mercato tutelato per i clienti domestici e le partite iva, il presidente di Aiget aggiunge: “Dopo aver fatto le prove generali con le pmi bisognerà procedere poi nell’organizzare bene la fine delle tariffe regolate anche per i clienti domestici e le partite iva. I continui rinvii creano solo confusione negli utenti senza evidenti benefici”.

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