SCUOLA A CASAMICCIOLA, FINALMENTE ARRIVA LA MENSA

La paradossale e assurda vicenda della mancata introduzione della mensa scolastica presso l’Istituto comprensivo “Ibsen” di Casamicciola Terme che ha tenuto banco per mesi, proprio quando ormai quasi tutti avevano perso ogni speranza, sembra finalmente avviatasi verso un lieto fine. Infatti dopo l’ultima infuocata riunione del Consiglio di circolo e dopo che i genitori avevano inviato un dettagliato esposto al Provveditorato agli Studi e al Ministero dell’Istruzione, sembra che si sia finalmente trovata un’intesa tra il Comune, al momento commissariato, e la scuola, le due Istituzioni che per settimane avevano dato vita ad una sorta di “scaricabarile” per mancanza di fondi che vedeva penalizzati genitori, alunni e insegnanti in quanto la mancata introduzione della mensa era da ostacolo a far si che potesse partire l’orario definitivo e dunque il prolungato. Sono stati penalizzati per oltre tre mesi i genitori, soprattutto le mamme e i papà che lavorano, perché avevano iscritto i propri figli presso gli asili di Casamicciola in quanto l’offerta formativa prevedeva il prolungato, gli alunni perché non è stato garantito loro il pieno orario scolastico e gli insegnanti che hanno rischiato il trasferimento perché con l’orario ridotto rispetto a quello programmato ad inizio anno scolastico, si erano venuti a creare degli esuberi. La cosa più incredibile di questa intricata vicenda, è rappresentata dal fatto che la gara d’appalto per individuare la ditta erogatrice dei pasti non veniva espletata nonostante l’Amministrazione comunale decaduta ne avesse avviato l’iter e, cosa ancor più paradossale, nonostante i genitori avessero manifestato la volontà di pagare il pasto dei propri figli per l’intero costo pur di vedersi riconosciuto il diritto al prolungato. Una cosa intollerabile se pensiamo che in un paese che aspira a definire civile – in quanto in un paese civile la scuola sarebbe totalmente gratuita sino alle specializzazioni universitarie – quantomeno le scuole dell’obbligo, e a maggior ragione per quanto concerne la Materna, dovrebbero essere a costo zero per i genitori e le spese totalmente a carico delle Istituzioni. In questi giorni ai genitori è stato consegnato un modulo da compilare e col quale dichiarano di coprire l’intera spesa pagando anticipatamente ogni mese e solo dopo la consegna dei moduli dovrebbe ripartire l’iter per l’introduzione della mensa. Sempre che tutti i genitori siano disposti a sobbarcarsi un sacrificio economico non indifferente e che, soprattutto in questo periodo di elevata disoccupazione sull’Isola e con l’ulteriore aggravarsi della crisi economica, risulta oltremodo oneroso e per molti addirittura insostenibile.

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