I Giardini termali “Il Negombo” distribuiti su un territorio che si divide tra il comune di Lacco Ameno e di Forio, sono al centro di una spinosa vicenda che riguarda opere realizzate con il vincolo della temporaneità ma mai smontate e concessioni al vaglio della procura. Il comune di Forio con un’ordinanza ha chiesto l’immediata rimozione delle strutture temporanee che si trovano all’interno del parco. Nel contempo, la Procura sta indagando per eventuali irregolarità fatte dal comune di Lacco Ameno nel rinnovo delle concessioni.
Il Comune di Forio ha emesso una ordinanza che obbliga l’amministratore del “Bar Ristorante Stabilimento Marino e Termale San Montano S.R.L” a ripristinare l’arenile, con la rimozione delle strutture con vincolo di temporaneità installate nel 2019. Le strutture risultano ad oggi, gennaio 2021, ancora al loro posto senza essere state smontate. L’ordinanza segue di pochi giorni l’apertura di un fascicolo di inchiesta della Procura, su presunte irregolarità che il Comune di Lacco Ameno avrebbe commesso nel rinnovo delle concessioni di arenili, ricadenti sotto la propria competenza. L’attività della procura riguarda tutte le concessioni demaniali del comune del fungo, nessuna esclusa. E pertanto la lente d’ingrandimento guarda attentamente anche la spiaggia di San Montano, gestita interamente dal “Negombo”. Secondo i bene informati la denuncia è stata fatta partire da Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia e consigliere di minoranza a Lacco Ameno.