(Adnkronos/Ats) – Il numero delle infezioni rimane a un livello alto e, nonostante le limitazioni finora introdotte, non è stato possibile osservare una chiara tendenza al ribasso. “C’è anche un’altra brutta notizia: lo sviluppo di una nuova variante del coronavirus, dal 50 al 70% più contagiosa rispetto a quella normale”, ha detto il ministro della sanità Alain Berset. Con le misure attuali, in febbraio rischiamo di dover affrontare una terza ondata. “La buona notizia però è che questa volta abbiamo diverse settimane di vantaggio per attenuare la nuova ondata”, ha aggiunto.
La situazione in Svizzera, ha detto Berset, attualmente è la stessa della Gran Bretagna in dicembre e non abbiamo nessuna ragione di credere che nel nostro paese l’evoluzione non sarà simile. Ci troviamo quindi di fronte a un dilemma: o adottiamo misure ora e minimizziamo conseguenze negative, o aspettiamo e dovremo prendere misure più dure con conseguenze più drammatiche. La questione non è più “se”, ma “quando” dobbiamo introdurre misure supplementari, ha spiegato ancora Berset. Oggi il tasso di riproduzione è già leggermente sopra l’1 con il “normale virus”.
Con la variante mutata, avverte il ministro della sanità, si rischia un raddoppio dei casi ogni settimana e un’evoluzione esponenziale delle infezioni. Bisogna inoltre evitare di mettere in pericolo le operazioni di vaccinazione: chi ha sintomi infatti non può essere vaccinato e questo rallenterebbe la protezione della popolazione.