Roma, 29 dic. (Adnkronos) – Enrico Pieri, 86 anni, di Sant’Anna di Stazzema, superstite e testimone dell’eccidio: aveva dieci anni il 12 agosto del ’44 quando, nascosto sotto la scala vide morire per mano nazista i genitori, due sorelle, nonni, zii e cugini. È presidente dell’associazione ‘Martiri di Sant’Anna di Stazzema’ e ha donato all’associazione la sua casa di infanzia, la stessa in cui fu sterminata la famiglia, per favorire incontri e dare spazio alle delegazioni di studenti e ricercatori che si recano a Sant’Anna per informarsi e approfondire la conoscenza storica.
E proprio ai più giovani Enrico non si stanca di raccontare di quella strage, mettendoli in guardia da ideologie e nazionalismi. ‘Viviamo da 76 anni in una condizione di pace e benessere -sottolinea- grazie a tutte le persone che hanno pagato per la guerra. Non dobbiamo perdere la memoria, la dobbiamo tenere viva’.
Emigrato in Svizzera, dove ha vissuto per 32 anni, è stato militante attivo nell’organizzazione ‘Colonia libera italiana’. Per il suo impegno ha ricevuto nel 2011 il premio di cittadino europeo dell’anno dal Parlamento europeo.