WELFARE. LUIGI IACONO: “L’ISOLA HA BISOGNO DI UNIONE”

Ischia –  “Perché non pensare alla costituzione di una Fondazione partecipata che, insieme a Enti e associazioni del terzo settore che operano sull’Isola, si occupi in maniera coordinata e solidale di chi ha bisogno, soprattutto nell’epoca del post – Covid?”. È la domanda che pone all’isola d’Ischia Luigi Iacono, già sindaco del comune di Serrara Fontana ed attuale coordinatore del Think Thank Progetto Ischia.

“Nei prossimi giorni avvieremo contatti con le associazioni di volontariato dell’isola – continua Luigi Iacono – che operano sul territorio, alle quali proporremo il progetto per la costituzione di una Fondazione partecipata isolana che si faccia carico di coordinare e sviluppare servizi sociali e culturali utili a soddisfare la domanda crescente di aiuti che non sempre trova una adeguata risposta. A questo sta pensando Progetto Ischia. L’idea è di superare la frammentazione delle risorse e delle risposte, abbattere le barriere di separazione tra chi accede ai servizi del sistema di welfare e chi no, ma nello stesso tempo generare valore, capitale sociale e connessioni tra le persone. Ferma restando l’autonomia di ciascun soggetto che parteciperà anche nella Fondazione, l’obiettivo principale è realizzare un “Welfare di tutti”, capace di accedere ai servizi non solo per chi già usufruisce di assistenza domiciliare o ad altre prestazioni perché “in carico” al Comune ma anche chi tali servizi li cerca ed è spesso costretto ad affidarsi al mercato “informale” senza garanzia di qualità, “in nero” e scollegato dalla rete dei servizi ufficiali”.

Una Fondazione partecipata nel terzo settore significa facilitare la vita degli isolani, attraverso la realizzazione di un portale che permetta la ricerca di un servizio con la garanzia di entrare in contatto con personale qualificato e servizi a tariffe contenute, forniti da enti certificati del privato sociale. Il portale, in questo caso, sarebbe il mezzo attraverso cui contattare le persone giuste e professionisti per ogni situazione, evitando di affidarsi al passaparola o al caso, per trovare servizi essenziali e risolvere problemi come l’assistenza domiciliare per anziani e persone in condizione di fragilità o con disabilità. Un ente capace di innovare l’offerta di servizi nel terzo settore, mettendo insieme risorse umane ed economiche, per passare da una concezione individuale dell’erogazione del welfare ad un concetto di welfare comunitario, accessibile in modo più semplice a tutti i cittadini.

“Oggi ci troviamo ad affrontare altre due emergenze oltre a quella economica: quella sanitaria e quella sociale. Abbiamo il dovere di pensare a risposte efficaci. La costituzione di una Fondazione partecipata potrebbe essere una risposta comunitaria utile allo scopo. In Italia ci sono già esperienze in tal senso che funzionano e a Ischia si potrebbe replicare una realtà a sostegno delle esigenze di tutta la comunità isolana. Per questo ci rivolgiamo allo spirito associativo che anima l’isola, per iniziare a gettarne le basi. Progetto Ischia è a disposizione per chi ne volesse sapere di più a info@progettoischia.it”, sottolinea in conclusione Luigi Iacono.

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