TERREMOTO. GIACOMO PASCALE: “ATTENZIONE ALTISSIMA, PRESENTATI TRE EMENDAMENTI A BORRELLI”

Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, nella giornata di venerdì è stato ricevuto dal Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, con il quale ha discusso di terremoto e ricostruzione, dopo oltre tre anni dall’evento sismico che ha devastato la parte alta di Casamicciola Terme e che ha colpito anche i comuni di Lacco Ameno e Forio. Questo il resoconto scritto dallo stesso sindaco Pascale

“Amici e amiche dell’isola d’Ischia,

Non vi abbandonerò mai, lo avevo promesso in campagna elettorale e così è stato. Sono tornato in prima linea, da Sindaco, ad occuparmi della questione terremoto. E non mollerò fin quando le nostre comunità non torneranno a sorridere.

Come vi ho preannunciato, sono stato da poco ricevuto personalmente (a Roma) dal Capo della Protezione Civile nazionale, il dottor Angelo Borrelli. Non è stata una passerella politica. Infatti, per settimane, col mio staff legale e col Sindaco di Forio, abbiamo lavorato a degli emendamenti alla legge di bilancio, con l’obiettivo di aiutare le popolazioni colpite dal sisma. Gli emendamenti non “riguardano” solo i lacchesi, ma anche gli abitanti di Forio e Casamicciola Terme. Siamo tutti fratelli della stessa comunità.

Sottolineo di essere stato accolto in maniera eccezionale da tutti i funzionari della Protezione Civile, che ben si ricordavano dell’impegno profuso per il mio territorio, il che mi ha reso estremamente contento e pago del lavoro svolto. Col dottor Borrelli, con cui ho sempre avuto un eccellente rapporto umano e professionale, abbiamo avuto un lungo confronto, ripercorrendo assieme tutto il periodo che va dal sisma ai giorni nostri, analizzando soprattutto le misure da mettere in campo. Ovviamente ho rimarcato l’importanza del lavoro che sta svolgendo il Commissario per la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma, sottolineando che il dottor Schilardi ha anche sollecitato il Presidente del Consiglio dei Ministri (in data 29.10.2020) con delle richieste importanti per i Comuni ammalorati dal terremoto.

Tuttavia c’è ancora tanto, anzi tantissimo, da fare perché le case stanno ancora a terra e abbiamo moltissimi cittadini sfollati, il che è inconcepibile per un paese civile. Per questo motivo, di persona, ho inteso recarmi dal Capo Nazionale: ho il dovere civico e morale di seguire in prima persona la vicenda, dando anche seguito alle promesse che feci in campagna elettorale. Il colloquio col dottor Borrelli è stato molto proficuo e mi ha assicurato che avrebbe attenzionato al Governo le misure proposte stesso in giornata. La speranza è che queste ulteriori richieste, che sono andato a consegnare personalmente, possano dare dei buoni frutti alle nostre comunità, ai nostri fratelli e alle nostre sorelle. A breve il dottor Borrelli mi aggiornerà sulle novità.

Ce la sto, e ce la stiamo, mettendo tutta. Non ci fermeremo, e se a breve non riusciremo a trovare una strada soddisfacente, non ci rassegneremo: ne costruiremo una nuova!

Di seguito, riporto un sunto dei tre emendamenti che abbiamo consegnato alla Protezione Civile, specificando che i testi riportati qui sotto non corrispondono da un punto di vista formale (ovviamente) agli articolati e tecnici emendamenti consegnati al dottor Borrelli. Resto a disposizione dei cittadini, della stampa, degli imprenditori, dei commercianti e dei comitati per un confronto, magari mediante mezzi telematici dato il periodo emergenziale.

1)EMENDAMENTO PROROGA CONTRATTI UFFICI DI RICOSTRUZIONE

Il primo emendamento consegnato intende realizzare condizioni di equità rispetto a tutti gli uffici di ricostruzione dei crateri sismici d’Italia dal 2009 al 2018. Il che significa estendere la proroga dei contratti a tempo determinato stipulati con il personale dei nostri comuni ammalorati dal sisma. La proroga si ritiene necessaria in considerazione dei lunghi tempi di esecuzione delle attività di ricostruzione tuttora in corso e dell’atavica carenza di personale presso i Comuni interessati soprattutto a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid 19 che importa ulteriori funzioni aggiuntive a carico del personale comunale.

2)EMENDAMENTO CAS CONSANGUINEI

Il secondo emendamento realizza condizioni di equità rispetto a tutte le popolazioni colpite da eventi sismici ed oggi messe in ulteriore difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid 19. La modifica proposta  prevede la concessione del contributo di autonoma sistemazione agli sfollati che solo formalmente non risultino ancora proprietari degli immobili tuttora inagibili in attesa di poter ritornare nelle proprie abitazioni danneggiate o distrutte dal terremoto all’esito degli interventi di ricostruzione non ancora completati. In particolare, la modifica consente di precisare che i figli, i genitori e i germani dei proprietari delle abitazioni distrutte o danneggiate dal sisma, che perderebbero tale misura di assistenza a far data dal 1° gennaio 2021, possano continuare a percepire il contributo di autonoma sistemazione in maniera integrale, avendo la legittima e concreta aspettativa di rientrare negli edifici colpiti dal sisma a seguito della realizzazione dei lavori di ricostruzione, a differenza dei meri inquilini e semplici comodatari estranei al nucleo familiare, che invece lo percepiranno in misura ridotta alla metà solo sino al 31 dicembre 2020.

3)EMENDAMENTO PROROGA SOSPENSIONE TERMINI

Il terzo “maxi-emendamento proposto prevede la proroga al 31 dicembre 2021 delle misure previste dall’art. 32 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2020. In sostanza, il testo proposto prevede la conferma della sospensione dei  termini  per  l’adempimento degli obblighi tributari e contributivi per i nuclei familiari sfollati, il rimborso  ai  comuni interessati del minor gettito IMU e TARI, la sospensione dei mutui accesi dai Comuni e dalle aziende ammalorate dal sisma (penso ai tanti albergatori, ad esempio!) e altri  interventi nei territori colpiti da calamità naturali. Le proroghe si rendono necessarie in quanto la ricostruzione degli immobili danneggiati o distrutti dal sisma non è stata ancora completata”.

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