La crisi economica sull’isola d’Ischia c’è e si vede: che ci siano persone che non possano far fronte alle più elementari esigenze familiari, primo fra tutti mettere il pranzo a tavola, è ormai cosa nota, anche nella nostra bella isola verde. Ma il numero di “bisognosi” cresce sempre più. Un termometro della situazione che si aggrava, è dato dalle file che si allungano dinanzi alle sedi delle caritas, diocesana e parrocchiali, per ricevere una busta contenenti i fatidici “beni di prima necessità”.
Ed il rito a Forio, ad esempio si ripete nelle prime ore del pomeriggio del martedi e del giovedi, dinanzi alla sede di via S.Antonio Abate, a due passi dal centro.
Oggi ad esempio si è dovuto ricorrere ai volontari della protezione civile, per far rispettare il minimo di distanziamento, tra chi era all’esterno della struttura, in attesa febbrile.
E siamo solo agli inizi, di questa fase della pandemia che, a giudicare dalle premesse, si preannuncia più catastrofica della precedente, e non soltanto in termini di contagi…
