De Magistris vs De Luca: “Ripreso il lanciafiamme, sue ordinanze punitive”

Roma, 7 ott. (Adnkronos) – Mascherine all’aperto obbligatorie’ ”Giusto quando si è in presenza di altre persone. La mascherina è uno strumento di prevenzione condivisibile. Reputo, invece, assolutamente privo di buon senso l’obbligo di indossarle quando si è da soli, come previsto dall’ordinanza di De Luca. Se stasera voglio fare una passeggiata a piazza Municipio da solo o con mia moglie senza mascherina non posso farlo. E’ un eccesso soprattutto quando il Governo nazionale parla un’altra lingua, che non è il linguaggio dell’irresponsabilità perché tutti siamo preoccupati”. Lo ha detto all’Adnkronos il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commentando .

”Per nascondere l’inconcludenza sanitaria, ormai conclamata, De Luca – continua il sindaco di Napoli – dà risposte prive di buon senso. L’ho chiamata ‘operazione Pulcinella’ perché è colui che strappa la maschera al potere. Negli ultimi giorni siamo tornati allo sceriffo e al lanciafiamme. In questi mesi in cui sono arrivati i soldi e i poteri speciali, forse si poteva fare qualcosa di più a livello sanitario. Parlo di più posti letti, ospedali più attrezzati, più tamponi, ricordo che siamo tra le regioni d’Italia che fa il minor numero di tamponi. Pensate che il sindaco di Napoli non ha i dati sui contagi, non ha una mappatura epidemiologica”.

”Il quadro sanitario è più o meno quello di febbraio e la risposta di De Luca è la stessa del periodo del lockdown, per nascondere l’inefficienza di un sistema sanitario pubblico. Al di là del merito straordinario di medici e infermieri, avevamo cominciato il lockdown con 334 posti di intensiva per tutte le patologie rispetto ai 6 milioni di abitanti della Campania, adesso siamo intorno a 500 mentre dovrebbero essere almeno 1500 in base alle circolari nazionali di sanità pubblica. In questi anni abbiamo visto chiudere gli ospedali e i pronto soccorso, ridurre la sanità pubblica sul lastrico. Ripreso il lanciafiamme, De Luca mette in piedi ordinanze punitive nei confronti dei cittadini. Chiudere alle 23 una pizzeria, non c’entra niente con la movida. Sta facendo solo una attività muscolare. Adesso basta, a distanza di otto mesi non è più consentito questo livello di politica, queste ordinanze senza buon senso. A un presidente di Regione, diventato tale con il 70% grazie al Covid, adesso gli si chiede una risposta diversa in termini sanitari”.

E ancora: “Siamo al numero 80 o 78 di ordinanze che incidono pesantemente sulla vita dei cittadini. Se tu crei le condizioni per mettere sul lastrico centinaia di attività economiche, stai realizzando una pandemia sociale ed economica, alzando in maniera incredibile il rischio di infiltrazioni mafiose. Se chiudono i locali la mafia si fa sotto per acquisirli. Bisogna aprire una riflessione, non è più tempo di fare lo sceriffo”, conclude De Magistris.

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