Roma, 3 ott. (Adnkronos) – “Dante è l’esule fiero e dolente, il maestro di morale e di coerenza. Colui che ‘dai luoghi ospitali che lo avevano accolto con onore, prima Verona poi Ravenna- di fronte alla proposta di comprare la revoca del provvedimento di esilio, risponde sdegnato all’anonimo amico fiorentino che il ritorno all’amata Firenze non potrà mai avvenire sotto il segno della resa e dell’ignominia. E scrive con eccezionale forza immaginifica: ‘Forse che non vedrò dovunque la luce del sole e degli astri”, ponendo così dei limiti etici invalicabili persino all’insopprimibile e legittimo desiderio di tornare a casa”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del “Concerto per Dante” al Quirinale.