(Adnkronos) – Adesso, nelle Marche, occorre ripartire “riconoscendo i nostri errori”, “senza tentativi di rimozione di ciò che è accaduto e senza rimozione delle responsabilità. Sarebbe un errore una discussione tesa solo a rimpallarci responsabilità che, sottolineo, appartengono a tutti”.
“E’ necessario – conclude – mettere in campo un nuovo gruppo dirigente, persone capaci di immaginare un nuovo modello di sviluppo per le Marche e un nuovo modello socio/sanitario alla luce delle enormi trasformazioni intervenute negli ultimi anni: denatalità, invecchiamento della popolazione, abbandono delle aree interne. Ripartiamo dalle idee riconoscendo gli errori. Con umiltà”.