ISCHIA, ABBANDONO E PERICOLI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA “RODARI”

Nel lontano 2011 con un dettagliato servizio giornalistico dal titolo provocatorio “Nel ‘macello’ della scuola ‘Gianni Rodari’”, denunciai lo stato di incuria e di abbandono in cui versava l’area esterna della scuola elementare del Circolo Didattico Ischia 2 che sorge nella Frazione collinare di San Michele. Realizzata nella vasta area dell’ex macello di Ischia, a tutt’oggi le rovine della struttura in cui si macellavano bovini e suini sono ancora ben visibili e continuano a fare da “rustica” cornice all’Istituto frequentato dai bambini della Materna e della Primaria. I cornicioni delle stalle sono ormai cadenti e sono ben visibili i ferri arrugginiti presenti nei solai. La cosa rincresciosa è determinata dal fatto che questa fatiscente struttura in muratura costeggia la strada pubblica quotidianamente attraversata da centinaia di bambini e genitori ma, nonostante questo, il Comune non provvede a rimuovere i calcinacci a rischio crollo. Cosa si aspetta ad intervenire? Si aspetta prima che qualche calcinaccio colpisca i passanti? Possibile che nonostante possano cadere all’improvviso, nessuno si preoccupa di farli rimuovere? Eppure basterebbe poco per farlo, ma evidentemente manca la volontà politica di mettere in essere un minimo intervento di messa in sicurezza eliminando i calcinacci cadenti e imbrigliando i cornicioni ormai usurati dal tempo. La cosa che lascia stupiti è il fatto che chiunque potrebbe entrare nelle stalle abbandonate del vecchio macello. Infatti stamattina, nel mentre quale candidato consigliere ero intento a distribuire volantini relativi alle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Circolo che si terranno nella mattinata di domenica e lunedì prossimi, ho notato che le stalle del vecchio macello situate accanto all’ingresso principale della scuola, non sono neppure delimitate e chiunque potrebbe entrare in questa struttura vecchia, fatiscente e ricolma di calcinacci caduti con tutti i rischi e i pericoli che questo potrebbe comportare. Pensate se entrasse un bambino che per un motivo o un altro dovesse sfuggire all’attenzione degli adulti. Quello che ora mi chiedo è questo: ma in un Paese che si definisce civile, si può tollerare una situazione del genere all’interno di un istituto scolastico? Sindaco Giosi Ferrandino e amministratori tutti, ma vi rendete conto in quale contesto strutturale frequentano scuola i bambini ischitani? E che dire dell’area esterna adiacente l’ingresso della scuola e che è praticamente sprofondata? Visto che per anni soprattutto in occasione delle campagne elettorali è stata promessa una palestra mai realizzata, perché non sfruttare questo spazio esterno per realizzare una struttura sportiva all’aperto dove poter svolgere l’ora di educazione fisica? Perché continuare a gettare a mare soldi della collettività per organizzare sagre e feste di piazze e non spendere un euro per questa scuola trasformando le vecchie stalle in laboratori o altro? Un’altra situazione di pericolo presente al Rodari si trova sulla facciata della struttura in muratura situata alla destra dell’ingresso della scuola. In una delle finestre è presente un vetro spaccato i cui residui potrebbero improvvisamente cadere sulla strada. Cosa si aspetta a rimuoverli? Aspettiamo prima che qualche passante rischi di ferirsi? Una cosa è certa. Se sarò eletto Consigliere di Circolo, nel prossimo triennio sarà prioritario il mio impegno affinché l’Amministrazione comunale metta in essere gli interventi necessari presso la scuola “Gianni Rodari”

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