Le continue mareggiate con moto ondoso proveniente dai quadranti occidentali, che hanno caratterizzato questo periodo pre-natalazio, hanno danneggiato ancora una volta i litorali del comune di Forio. Nel day after sono risultate devastate sopratutto le spiagge: il tratto di arenile si è assottigliato cancellando un’importante area a disposizione degli stabilimenti balneari. Spesso si sente dire che “il mare così come dà, toglie”. Ma, ora, è il momento di valutare i danni, sperando che nel periodo che ci porta verso la stagione estiva la spiaggia possa essere ripristinata ed alimentata da mareggiate favorevoli rientrando, così, nelle dimensioni ottombrine.
Sabato e domenica scorsa, il 21 e 22 dicembre, la mareggiata di ponente ha flagellato, sopratutto, la baia di Citara: agli occhi di titolari degli stabilimenti, ma anche di cittadini e turisti, la conta dei danni è risultata davvero impressionante. Arenile ridotto all’osso, locali devastati, strutture in cemento danneggiate o portate letteralmente via, strada pedonale distrutta, piazza e strada carrabile allagata: una vera e propria apocalisse. Nel giorno successivo, lunedì 23 dicembre, la protezione civile è intervenuta per chiudere il traffico e l’accesso alla baia di Citara a pedoni ed autoveicoli per impedire che gli avventori finissero in una strada completamente allagata.
Stessa situazione della spiaggia di Citara anche sul litorale della zona del Fortino a San Francesco: danni ai locali ed alla strada e la sabbia del tutto scomparsa.
Le mareggiate, tuttavia ritornano con frequenza periodica e ci mettono di fronte sempre ad “un mare” di guai e danni. E con i danni tornano di importante attualità i problemi che l’uomo da anni non riesce ad affrontare ed a risolvere. Troppe volte abbiamo ascoltato dai sindaci e dai rappresentanti delle varie amministrazioni che sarebbero intervenuti in modo definitivo, promettendo ripascimenti e nuove scogliere. Ma la natura non perdona e non accetta promesse non mantenute: ne sono l’esempio i risultati delle mareggiate di questi giorni, e del passato. Non sarà diverso in futuro, se nulla cambierà. Le spiagge della nostra isola meritano fatti e non parole. Le parole le porta via il vento… sopratutto quello di ponente!