2 giugno: Mattarella, ‘giusto chiedere a Istituzioni ma tutti responsabili bene comune’ (2)

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(Adnkronos) – “Non si deve, mai, smettere di aver fiducia -e di impegnarsi- per un futuro migliore. Se i nostri nonni, non avessero piantato alberi, pur sapendo che non li avrebbero visti crescere, oggi, le nostre città, sarebbero ‘soltanto- asfalto e cemento. Se tanti giovani non si fossero sacrificati durante la guerra di Liberazione, per la nostra libertà, oggi -ricorda ancora Mattarella- non saremmo liberi. Parlare soltanto delle cose che non vanno, è, un po’, un’abitudine. Bisogna parlarne, per migliorare, cambiare, certamente anche per criticare quel che non va. Ma, soprattutto, dobbiamo partecipare. Essere, cioè, protagonisti degli eventi, del cambiamento”.

“Sarebbe sbagliato ‘anche’ ignorare, o sottovalutare, i tanti progressi, che abbiamo fatto, nella vita della Repubblica, dalle condizioni degli anni Quaranta a quelle di oggi. Ad esempio, con l’accesso, di tutti, all’istruzione; nei diritti; nel divieto dello sfruttamento minorile; nell’assistenza medica, gratuita per tutti. Come sarebbe la vita, di una persona malata, che non ha i soldi per le cure, se queste fossero a pagamento, come avviene in altri paesi’ O se ragazzi, della vostra età, invece di andare a scuola, fossero mandati a fare lavori pesanti. In alcune regioni, venivano inviati, persino, nelle miniere”.

“Ogni stagione, ha i suoi problemi, e le sue difficoltà, anche gravi; ma presenta, anche, dei risultati importanti. Chi di voi usa far passeggiate in montagna, sa quanto sia faticoso: ci sono momenti, in cui si pensa che non si arriverà mai; ma, se si guarda indietro, si comprende, quanta strada, si è percorsa. Chi è venuto, prima di voi, di strada ne ha fatta tanta. Ne farete anche voi, sempre più avanti”, conclude il Capo dello Stato.