L’obbligo del dirigente pubblico di sospendere entro 48 ore il dipendente fannullone o furbetto “è giusto”. Così Pompeo Savarino, presidente Associazione classi dirigenti delle pubbliche amministrazioni, promuove le nuove norme della riforma Madia, approvati dall’ultimo Consiglio dei ministri.
“La sospensione in flagranza di reato, che deve scattare da parte del dirigente, è una misura che integra e migliora la normativa esistente” sostiene Savarino all’Adnkronos.
Infatti, “il dipendente che reca danno all’immagine di tutta la pubblica amministrazione, come nei recenti casi emersi dalle cronache, nel comune di Sanremo e altrove, non deve rimanere un minuto di più nell’ufficio pubblico” sentenzia il rappresentante dei dirigenti pubblici.
In effetti il decreto introduce l’obbligatorietà della sospensione praticamente immediata che “prima non c’era- spiega ancora Savarino – in seguito scatta l’obbligo di avviare il procedimento disciplinare, da parte dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari, una struttura che ha ogni amministrazione statale e locale. Ebbene l’obbligo esisteva già ma ora i tempi per concludere l’istruttoria, al termine della quale viene deciso il licenziamento o meno del dipendente,si accorciano da 60 giorni a 30, un altro segnale positivo” conclude Savarino. I dirigenti saranno veramente obbligati a eseguire la sospensione? “Per forza, mors tua, vita mea…”