PROCIDA. AMBROSINO: “DALLA TASSA DI SBARCO, FONDI PER FAR CRESCERE IL TURISMO”

Il contributo di sbarco è tra le risorse economiche più importanti per l’isola di Procida, i ricavi che ne sono conseguiti sono stati riutilizzati per ampliare e implementare il turismo su Procida. Se osserviamo i dati dal 2018 al 2019, si notano i ritorni economici, che hanno  permesso il potenziamento nei vari campi.

A luglio scorso il sindaco di Procida, Dino Ambrosino, si occupò, in un Suo post, del contributo di sbarco, evidenziando che questo “si assesta tra le risorse più importanti per il risanamento del Comune di Procida”.

Dai dati del 2018 è emerso che sono stati incassati circa 481mila euro, a fronte di 240.590 persone sbarcate sull’isola. “Con il Ragioniere abbiamo controllato i dati relativi al contributo di sbarco incassato dal Comune – annuncia il sindaco di Procida– L’evoluzione negli anni dimostra un notevole incremento, con la cifra del 2018 che si avvicina a 500.000 euro. Il dato più importante – continua il sindaco- è il costante incremento delle presenze dei turisti a Procida: tra l’anno 2014 e l’anno 2018 c’è un aumento di 100.000 persone. Questi numeri sono il motivo per cui sono anche aumentate le strutture ricettive dell’isola, con l’apertura di molti nuovi punti di ristoro e pernottamento”.

Dal 2018 al 2019, i dati che provengono dalle compagnie di navigazione portano in evidenza una continua crescita dei dati dl contributo di sbarco.

Tale contributo- aggiunge Giovanni Villani, consigliere dell’isola di Procida -di pari passo con la sua crescita, sta diventando anche un’importante leva per esercitare le politiche turistiche a Procida.

I dati forniti da Caremar e Snav al 30 giugno 2019, e riportati dal Sindaco, evidenziavano un incremento del +20% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2018, che pure era stato un anno-record.

Al 30 settembre 2019 tali dati trovano un’ulteriore conferma: +21% rispetto al 30 settembre 2018, con un +36% Snav (solo servizio aliscafi da Napoli e Casamicciola) ed un +17% Caremar (servizio traghetti da Napoli/Pozzuoli/Ischia/Casamicciola + aliscafi da Napoli/Pozzuoli/Ischia).

Il consigliere Villani, in un suo post, utilizza questi dati per fare un’analisi di sensitività.

I turisti trasportati a Procida dalla Caremar e dalla Snav prediligono il mezzo veloce rispetto al traghetto, eppure il mezzo veloce ha un costo del biglietto (da Napoli) di euro 16,40 rispetto al traghetto che, sempre da Napoli, ha un costo del biglietto di euro 12,60.

Non so se il prezzo più alto che viene speso dai nostri turisti, qualifica anche i turisti che abbiamo avuto a Procida fin ora…ma tant’è!

Se poi apprezziamo a Procida una ricettività qualitativamente crescente (i prezzi dei b&b, ad esempio, si collocano in una fascia medio-alta), abbiamo un altro elemento per dire che la qualità dei nostri ospiti è migliorata?

Senz’altro è migliorata la qualità dell’accoglienza, la pulizia dell’Isola, la proposta culturale.

Adesso l’obiettivo è rimanere attrattivi ma con intelligenza e lungimiranza e ciò è possibile solo se l’Isola tutta, dall’operatore turistico, al gestore di una piccola attività commerciale, al semplice cittadino, fa la sua parte.

 

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